Il primo acquedotto antisismico d’Italia diventa realtà. Il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli ha dato il via libera al finanziamento di 27 milioni di euro necessari per la realizzazione del primo stralcio del nuovo acquedotto del Pescara. Si tratta certamente di un successo del presidente della Ciip, Giacinto Alati, che si è battuto per realizzare il nuovo acquedotto la cui realizzazione complessiva prevede un investimento di circa 65 milioni di euro. Determinante per la buona riuscita dell’iniziativa anche la volontà del segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale, Erasmo D’Angelis. Con questa prima tranche di finanziamento si andranno a realizzare di dieci chilometri di condotta che da Pescara del Tronto arriva fino allo snodo posto nei pressi della frazione di Borgo, ovvero della variante del primo tratto dell’acquedotto che verrà realizzato lungo la sponda sinistra del Tronto e andrà a sostituire la vecchia conduttura che passa sulla parte destra del fiume. Collocazione, questa, che ha aumentato nel corso degli anni il rischio di rotture in quanto quall’area è soggetta a frane e cedimenti in caso di terremoto che potrebbero comportare dei seri guasti all’infrastruttura idrica. Così, i progettisti dell’università politecnica dell Marche coordinati dal professor Alessandro Mancinelli hanno individuato un nuovo tracciato in grado di avere una portata fino a 900 litri al secondo, che garantisse le stesse condizioni idrauliche e, allo stesso tempo, favorisse la eventuali opere di manutenzione.