Una full immersion di quattro giorni per quindici appuntamenti nel teatro, musica, danza e circo dell’oggi, importante punto di arrivo di una programmazione che da cinque anni offre uno sguardo sui nuovi linguaggi della scena. Il festival è stata una occasione preziosa per i numerosi spettatori e operatori provenienti da tutta Italia di confrontarsi con le espressioni più significative del presente e per conoscere, apprezzare e vivere la bellezza della città di Ascoli Piceno con i suoi magnifici spazi – Teatro Ventidio Basso, Teatro dei Filarmonici, il suggestivo Eremo di San Marco, Chiesa di San Pietro in Castello e la Chiesa di Sant’Andrea – che hanno ospitato gli appuntamenti del festival, reso possibile in tutta la sua varietà e articolazione proprio grazie a questi luoghi unici di cui la città di Ascoli Piceno ha saputo dotarsi e che la caratterizzano con grande evidenza.
Moltissime proposte di qualità hanno stimolato riflessioni e confronti, emozionando e divertendo, linfa vitale per una comunità che con entusiasmo rinnova l’adesione al festival, opportunità importante e non comune anche a livello nazionale di fruizione e conoscenza della bellezza nelle sue diverse espressioni. Da segnalare la profonda commozione per le splendide parole della poetessa Mariangela Gualtieri che hanno risuonato nello splendido Eremo di San Marco sabato mattina con Bello mondo.
Quasi 3000 sono state le presenze per gli spettacoli, da sottolineare il fatto che molte persone hanno deciso di soggiornare in città per tutta la durata del festival, affollando alberghi, strutture ricettive e ristoranti per una importante ricaduta economica sul territorio.
I protagonisti di APP sono stati: Giovanni Ortoleva, Alessandro Marinelli e Teatro C.A.S.T., FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, mk e Michele Di Stefano, Kepler-452 e Lodo Guenzi, Salvo Lombardo, Paola Mirabella e Andrea Pulcini,Mariangela Gualtieri, Chiara Bersani, Babilonia Teatri, Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini.