Palazzo Colucci in vendita all’asta, offerte entro il 15 novembre. Si parte da 2,1 milioni

Palazzo Colucci sarà venduto attraverso un’asta pubblica già indetta dal Demanio. Lo storico immobile che per anni ha ospitato gli uffici dell’Arengo, liberato dopo il terremoto, finirà nelle mani del migliore offerente a novembre, quando si procederà con l’aggiudicazione. Il valore del complesso, che include il giardino, è stato fissato come base d’asta in 2.107.000 euro e le offerte dovranno pervenire entro il prossimo 15 novembre, per poi procedere con l’asta nei successivi 18 e 19 novembre. L’edificio, tra l’altro, potrà essere utilizzato dall’acquirente ad uso residenziale, commerciale, terziario e per uffici pubblici.

 

Il Demanio, dunque, ha inserito con un avviso diramato proprio nel mese di luglio appena terminato per vendere al miglior offerente lo storico Palazzo Colucci. Nel bando, si evidenzia che «il complesso è ubicato nel centro storico del Comune di Ascoli in una zona prevalentemente destinata ad edilizia residenziale, commerciale ed edifici pubblici. La porzione da mettere sul mercato è costituita da due corpi di fabbrica ad uso ufficio adiacenti e comunicanti con un’ampia area scoperta di pertinenza, più un ulteriore fabbricato ad uso garage di ridotte dimensioni. La parte restante e adiacente del palazzo è in uso alla Guardia di finanza. La superficie lorda è di 2.945 metri quadrati con 8.600 metri quadrati di superficie scoperta». Gli usi ammessi, come detto, possono essere residenziale, commerciale, terziario, servizi pubblici. In realtà, proprio nella scorsa legislatura, c’era stata una trattativa con l’Arengo per il possibile utilizzo, nell’attesa di sistemare e mettere in vendita il complesso, dell’area esterna che oltre a spazi verdi è stata utilizzata per anni come parcheggio per i dipendenti comunali. Tanto che la precedente Amministrazione aveva anche ipotizzato un utilizzo parziale di quell’area per i residenti della zona di corso Mazzini est e anche per possibili posteggi gratuiti a disco orario. Ancor prima, invece, all’immobile si erano interessati sia i carabinieri che la guardia di finanza quale eventuale soluzione alla ricerca di nuove caserme. Poi non se ne è fatto più nulla e le Fiamme gialle hanno trovato la sede operativa nella parte opposta di corso Mazzini, nel complesso di proprietà della Provincia.

 

Il complesso in questione, sede per anni degli uffici tecnici comunali e fino al 2016, poi liberato a causa dei danni prodotti dal sisma, è stato realizzato nel XVI secolo ed è passato allo Stato nella metà del secolo scorso. Negli anni successivi è stato utilizzato, come detto da amministrazioni pubbliche fino al 2016, anno in cui l’immobile è stato in gran parte liberato. L’edificio, secondo quanto evidenziato dal Demanio nella schede dell’avviso di vendita, «è ubicato in un centro storico costruito quasi interamente in travertino e tra i più ammirati del centro Italia per la sua ricchezza artistica e architettonica».

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