C’è ancora amianto, nonostante i lavori di bonifica già effettuati, nei locali dell’archivio del Tribunale di Ascoli. E proprio per la gravità del fenomeno, come riporta l’ordinanza subito disposta dall’Arengo, ora bisognerà con urgenza procedere ad un ulteriore intervento di bonifica approfondito in tutti i locali del seminterrato. La situazione, dunque, è preoccupante. Ed a conferma c’è la nota del Dipartimento di prevenzione dell’Asur Area vasta t dello scorso 4 settembre con la quale sono state rese note le risultanze dei rapporti dell’Arpam di Pesaro relativi ai campionamenti di fibre aerodisperse effettuatti dal personale ispettivo nello scorso 2 luglio. Rapporti che confermano “la presenza di amianto tipizzato come amosite”. “Attesa la gravità del fenomeno, – si legge nel documento istruttorio dell’ordinanza subito predisposta dall’Arengo – stante la persistente presenza di fibre di amianto in matrice friabile del tipo amosite all’interno dei locali del Tribunale, anche a seguito degli interventi di bonifica, la Asur ha chiesto l’adozione di un ulteriore provvedimento contingibile ed urgente finalizzato al completamento delle operazioni di bonifica mediante accurata decontaminazione di tutti gli ambienti siti nel locale seminterrato e dei materiali ivi depositati, anche in ragione delle caratteristiche del sito inquinato oggetto di ispezione, che prevede esposizioni anche non professionali (ambientali o paraoccupazionali)”. Ed ecco, ora, l’ordinanza del sindaco finalizzata al completamento delle operazioni di bonifica dei materiali contenenti amianto presente nei locali seminterrati del Tribunale di Ascoli, imponendo un’accurata decontaminazione di tutti gli ambienti siti nel locale seminterrato e dei materiali presenti, intervento che sarà effettuato da parte dei soggetti obbligati, secondo le rispettive competenze. Un provvedimento a tutela della salute pubblica motivato proprio dalla conferma della presenza di amianto anche sui materiali di coibentazione delle tubazioni poste nei locali destinati all’archivio, considerando anche il grado di danneggiamento del materiale contenente amianto presente all’interno di alcuni ambienti.
