Tre palazzi storici del centro saranno venduti entro 2 mesi. Per Palazzo Colucci asta il prossimo 19 novembre

La vendita di tre storici e importanti palazzi, nell’arco di due mesi, potrebbe cambiare il volto del centro storico ascolano. Tre procedure che culmineranno nell’individuazione di nuovi acquirenti entro fine novembre che potrebbero segnare o condizionare, in base alla destinazione, il futuro del cuore della città. Palazzo Colucci e  l’ex sede della Banca d’Italia entrambi lungo corso Mazzini e la sede del Monte dei Paschi di Siena che si affaccia su corso Trento e Trieste rappresentano tre storici punti di riferimento della città che ora cambieranno proprietà e con tutta probabilità anche tipologia di utilizzo. Tre edifici di pregio per i quali proprio in questa fase si sono avviate le procedure di vendita e che finiranno nella mani del migliore offerente. Ospiteranno uffici, appartamenti, negozi o altre attività? Un interrogativo che troverà una risposta entro dine novembre, una volta incasellati tutti i tasselli.

Per Palazzo Colucci è già stata indetta, dal Demanio in qualità di ente proprietario,  un’asta pubblica telematica (quindi attraverso rilanci con un click sul computer) per la cessione dello storico immobile che per anni ha ospitato gli uffici dell’Arengo. L’importante complesso, evacuato dopo il terremoto proprio per quel riguarda la parte utilizzata dall’Arengo, finirà – come detto – nelle mani del migliore offerente il prossimo 19 novembre, quando si procederà con l’aggiudicazione. Il valore del complesso, che include l’ampio giardino, è stato fissato come base d’asta in 2.107.000 euro e le offerte dovranno pervenire entro il prossimo 15 novembre, per poi procedere con l’asta il successivo 19 novembre a partire dalle ore 10- Il complesso potrà essere utilizzato dall’acquirente ad uso residenziale, commerciale, terziario e per uffici pubblici. Quindi, il futuro del Colucci dipenderà dal nuovo proprietario. Incluso il destino dello spazio adibito a giardino e a parcheggio. Nel bando predisposto dal Demanio per l’asta, si evidenzia che «il complesso è ubicato nel centro storico del Comune di Ascoli in una zona prevalentemente destinata ad edilizia residenziale, commerciale e a edifici pubblici».

La porzione da mettere sul mercato è costituita da due corpi di fabbrica ad uso ufficio adiacenti e comunicanti con un’ampia area scoperta di pertinenza, più un ulteriore fabbricato ad uso garage di ridotte dimensioni. La parte restante e adiacente del palazzo è in uso alla Guardia di finanza. La superficie lorda è di 2.945 metri quadrati con 8.600 metri quadrati di superficie scoperta». Gli usi ammessi, come detto, possono essere residenziale, commerciale, terziario, servizi pubblici. In realtà, proprio nella scorsa legislatura, c’era stata una trattativa con l’Arengo per il possibile utilizzo, nell’attesa di sistemare e mettere in vendita il complesso, dell’area esterna che oltre a spazi verdi è stata utilizzata per anni come parcheggio per i dipendenti comunali. Tanto che la precedente Amministrazione aveva anche ipotizzato un utilizzo parziale di quell’area per i residenti della zona di corso Mazzini est. Ancor prima, invece, all’immobile si erano interessati sia i carabinieri che la guardia di finanza per l’utilizzo come caserma. Poi non se ne è fatto più nulla. Ora il destino del Colucci è nelle mani dei potenziali acquirenti.

 

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