Conclusa l’attività di recupero del “leone”, scultura posizionata in una parete pericolante della Chiesa di San Pietro e Paolo a Borgo di Arquata del Tronto. Si tratta di un altorilievo su pietra arenaria risalente al sec. XI che, testimonianza dell’antica chiesa, a venne murato in una parete annessa alla nuova chiesa gravemente compromessa dal sisma. L’attività di salvataggio è stata eseguita dallo scultore jesino Massimo Ippoliti che è anche abile restauratore. Tra i suoi restauri, a Jesi, quello della “Fontana dei Leoni” e del “Monumento a Pergolesi”. Ippoliti è intervenuto volontariamente sotto la direzione e supervisione dello storico dell’arte Pierluigi Moriconi della Soprintendenza di Ancona . Al servizio hanno collaborato i Carabinieri per la Tutela patrimonio culturale di Ancona e della Stazione di Arquata che avevano raccolto molte richieste dai cittadini per salvare il “leone”.
La scultura è stata posizionata presso il centro Agorà di Arquata.
foto: sibilliniweb