Raccolta delle olive, è una produzione a macchia di leopardo quella che si sta verificando lungo le vallate del Piceno. L’alternanza della produzione della pianta e il freddo più intenso in alcuni fondivalle durante la fioritura ne hanno determinato un calo di circa il 20, 30 per cento rispetto allo scorso anno. A segnalarlo la Cia Agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata.
Per gli agricoltori del territorio Piceno che hanno attuato la procedura per evitare gli attacchi della mosca olearia, come si evince dai bollettini fitopatologici, gli ulivi non hanno subito un calo di produzione a causa dell’insetto. «Purtroppo per quei agricoltori del territorio – ha detto Ugo Marcelli presidente della Cia Agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata – che non hanno avuto l’accortezza di seguire le indicazioni per evitare l’attacco di questo insetto, si sono riscontrati dei problemi».
La qualità dell’olio extravergine d’oliva sarà assolutamente eccellente, soprattutto grazie agli interventi e alle spese sostenute dagli agricoltori nei mesi estivi per l’irrigazione dei campi.
«La qualità del nostro olio sarà eccellente ma dovremo mantenere alta l’attenzione sugli attacchi della mosca con controlli capillari sul territorio – ha sottolineato il presidente Marcelli -. Per la quantità invece registriamo una decisa ripresa».
Il prezzo è di circa 110 euro a quintale, con una leggera tendenza all’aumento rispetto allo scorso anno.