Partita la sfida per riqualificare corso Trieste, serviranno 2 anni. L’ultimo intervento nel 1986

L’Arengo, in questo inizio di legislatura, ha deciso di rompere gli indugi e spingere sull’acceleratore sin da subito per arrivare all’obiettivo di restituire alla città un corso Trieste finalmente riqualificato e degno di una città che vuole essere turistica. Perché la “cartolina” attuale è quella di una mulattiera impercorribile che fiancheggia la bellissima piazza del Popolo. Un’immagine che stride. Per risalire all’ultimo intervento di riqualificazione di corso Trento e Trieste, ovvero l’asse principale di attraversamento del centro storico da sud a nord, occorre andare indietro – stando a riscontri e ricerche – fino al 1986, ovvero 33 anni fa. Da 33 anni, infatti, il corso ospita gli stessi sanpietrini, cubetti di porfido che sollecitati da anni e anni della pressione esercitata dal traffico (che in quella zona è molto intenso) sono in molti casi saltati fuori sede trasformando la strada in un vero e proprio colabrodo, con avvallamenti da far invidia ad un tracciato del Camel Trophy.

E così il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore ai lavori pubblici, Marco Cardinelli,   hanno iniziato a lavorare a testa bassa per cercare di risolvere un problema ereditato da tutte le Amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 30 anni. Si è iniziato, quindi, il confronto tecnico attraverso le prime conferenze dei servizi a cui hanno preso parte anche il vice sindaco Giovanni Silvestri per il discorso della viabilità, la Ciip e Ascoli reti gas (per quel che riguarda i sottoservizi) e la Start, per le eventuali modifiche al servizio di trasporto urbano durante l’esecuzione dei lavori.  Già da due settimane si sono iniziati tutti gli approfondimenti tecnici che dovranno portare, tra l’altro, all’analisi di tutta la situazione anche per quel che riguarda il sottostrada, ovvero i lavori necessari per la rete fognaria e quella del gas. Inoltre, per volontà del sindaco e di Cardinelli, si andrà a ridefinire un nuovo progetto rispetto al preliminare lasciato all’Arengo dalla precedente Amministrazione comunale. Con una particolare attenzione, problemi permettendo, anche all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla tipologia di pavimentazione.

Difficile sbilanciarsi su possibili date di avvio ed ultimazione dei lavori su corso Trieste, trattandosi di un’opera molto impegnativa e complessa. E in questo senso, l’Amministrazione comunale non intende sbilanciarsi su tempistica e date. Sulla base, però, dei riscontri tecnici, si può delineare un percorso che potrebbe prevedere da qui a primavera 2020 l’espletamento di tutta l’attività propedeutica, quindi predisposizione di documenti, procedure e progetto definitivo per sbloccare i lavori, poi almeno 4 o 5 mesi potrebbero servire per gli interventi per i sottoservizi, ovvero quelli per le reti fognarie, idriche e del gas. A seguire, potrebbero servire circa 18 mesi – sperando non ci siano imprevisti – per tutti i lavori di ripavimentazione. L’ipotesi di massima potrebbe dunque essere quella di un taglio del nastro nei primi mesi del 2022.

 

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