Il grave incidente di caccia avvenuto nella zona di Arquata del Tronto il giorno 12 ottobre scorso, che fa seguito ad altri analoghi episodi accaduti in diverse parti d’Italia, ha riacceso il problema della sicurezza nell’ambito dell’esercizio dell’attività venatoria. L’apertura della stagione di caccia al cinghiale, attività che negli anni ha fornito il suo triste contributo nella statistica degli incidenti di caccia, è così divenuta occasione per i militari del Gruppo Carabinieri Forestale per dare impulso e priorità ai controlli legati alla sicurezza nelle battute di caccia al cinghiale. Numerosi i controlli svolti su tutto il territorio dell’Ascolano, molte le persone controllate e svariate le sanzioni amministrative elevate a carico di cacciatori risultati non in regola con le disposizioni normativevolte alla tutela della pubblica e privata incolumità. La sola Stazione Carabinieri di Acquasanta Terme, durante un servizio mirato svolto nelle campagne del territorio comunale di Roccafluvione ha sottoposto a controllo 8 cacciatori appartenenti ad una squadra di battuta al cinghiale rilevando ben 4 irregolarità proprio in materia di “sicurezza”, percentuale di positività evidentemente troppo alta. Le violazioni riscontrate hanno peroggetto il mancato rispetto delle distanze dalle strade carrozzabili ad uso pubblico ed il mancato utilizzo di abbigliamento ad alta visibilità, condotte che non devono essere mai sottovalutate se si vuole evitare che una battuta di caccia si trasformi in tragedia.