Firmata la convenzione tra il ministero delle infrastrutture e la Ciip per la realizzazione del primo acquedotto antisismico. Il presidente Alati si è recato ieri a Roma per firmare l’importante documento e poter utulizzare i 27 milioni di euro a disposizione e dare così il via ai lavori del primo stralcio del nuovo acquedotto del Pescara. Un importante risultato per il presidente della Ciip ottenuto nonostante che i soldi del sisma promessi inizialmente dall’allora presidente del consiglio Paolo Gentiloni non furono più disponibili. Ma grazie anche alla disponibilità e all’intervento decisivo del segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Centrale, Erasmo D’Angelis, l’importante opera è stata inserita è finanziata con i fondi del Piano nazionale del settore idrico.
Verranno realizzati dieci chilometri di condotta che da Pescara del Tronto arriva fino allo snodo posto nei pressi della frazione di Borgo. Si tratta della variante del primo tratto dell’acquedotto che verrà realizzato lungo la sponda sinistra del Tronto e andrà a sostituire la vecchia conduttura che passa sulla parte destra del fiume. Collocazione, questa, che ha aumentato nel corso degli anni il rischio di rotture in quanto quall’area è soggetta a frane e cedimenti in caso di terremoto che potrebbero comportare dei seri guasti all’infrastruttura idrica. Così, i progettisti dell’università politecnica delle Marche coordinati dal professor Alessandro Mancinelli hanno individuato un nuovo tracciato in grado che consentirà di avere un acquedotto con una portata fino a 900 litri al secondo. Un’opera che per essere realizzata tutta prevede un investimento complessivo di almeno 80 milioni di euro.