Arquata, week end all’insegna delle castagne e della cultura

L’Associazione “Arquata Potest” informa del doppio appuntamento organizzato in occasione della “24° Sagra Marrone che passione!” a Trisungo di Arquata per il week-end 26/27 Ottobre.

Sabato 26 ad aprire le danze della kermesse, che ogni anno porta migliaia di appassionati sul territorio dei 2 Parchi Nazionali, sarà alle ore 11:30 presso il tendone mensa la presentazione del libro “Settecento Arquatano: storie, fatti e misfatti” dell’autore Gabriele Lalli.

Domenica 27, invece, Arquata Potest organizza l’escursione “Grande anello di Trisungo”  con ritrovo alle 9:30 presso lo stand dell’Associazione e partenza alle 9:45 per un percorso ad anello lungo i sentieri recuperati dai volontari del posto e sui quali è stata successivamente installata la segnaletica.
Rientro per le 12:15 circa in concomitanza con l’apertura degli stand gastronomici.

La volontà di non arrendersi portando avanti iniziative di carattere culturale, e non solo: con questo spunto anche quest’anno l’associazione vuole presentare il suo terzo volume dal titolo “Settecento Arquatano”.
Lo scorso anno, infatti, uscì nello stesso periodo il libro “Ottocento Arquatano” mentre, nell’ottobre 2017 venne alla luce “La Torre Civica di Arquata del Tronto”. E già si inizia a parlare di una piccola “tradizione culturale”.

L’Associazione “Arquata Potest”, nata nel 2011 e ad oggi ancora attiva su diversi fronti, come in questo caso quello editoriale, negli anni ha avviato una collaborazione con l’autore Gabriele Lalli, ricercatore e storico del Comune di Arquata del Tronto, il quale da decenni raccoglie numerosissime informazioni sul comune dei 2 Parchi Nazionali in vari archivi sparsi per l’Italia centrale (tra cui gli Archivi di Stato di Roma, Spoleto e Ascoli Piceno) e, ovviamente, dall’Archivio Comunale di Arquata del Tronto.
Quest’ultimo, in particolare, a seguito dei sismi del 2016 e della eccezionale nevicata del gennaio 2017, è andato in parte irrimediabilmente perduto (essendo stato esposto alle intemperie per circa un anno prima che partissero i lavori di recupero delle macerie), ed in parte è in attesa di restauro.

Per questo motivo, a maggior ragione, risulta essere ancora più importante l’attività di memoria storica avviata da Gabriele Lalli e supportata dall’Associazione “Arquata Potest” al fine di far conoscere agli arquatani di oggi il proprio passato, e permettergli di avere anche un riferimento in più per quello che sarà il futuro di Arquata.

In “Settecento Arquatano” i protagonisti sono proprio le famiglie del comune montano, nel susseguirsi di avvenimenti storici che dal 1700 al 1799 coprono tutto il XVIII° secolo, caratterizzato dai ritmi di una volta, immerso in una società tipicamente rurale, molto diversa da quella di oggi. Il tutto è scandito dagli eventi di quegli anni: gli osti e le cantine di vino pecorino, il contrabbando di maiali tra Piedilama e Capodacqua, il “Pubblico Teatro di Arquata”, gli anni di buono e quelli di cattivo raccolto, le piene del Tronto, ecc…

Fatti realmente accaduti nel territorio, scovati dall’autore e da lui sapientemente romanzati, senza intaccarne la veridicità storica seppur migliorandone la fruibilità per i suoi appassionati lettori.

Il volume, tra l’altro, si apre col terremoto di magnitudo 6.9 del 1703.
Impossibile non fare paragoni: anche in quell’occasione morti, feriti e danni importanti ai paesi.
Ma il libro prosegue con la narrazione di una quotidianità diffusa, di un popolo che si rialza più forte di prima, di un territorio pulsante di vita.
Arquata che è molto più di un colle sovrastato dalla rocca medievale: essa, infatti, rappresenta un territorio e una comunità assai più vasta, ricca di paesi, storie, tradizioni le quali si riconoscono proprio in quel simbolo che ne definisce un’identità e la rende unica.
Un territorio caratterizzato da questo “Vivere nel mezzo” che le ha permesso nei secoli di crescere e arricchirsi grazie ai continui scambi culturali, di esperienza di vita ed economici coi vicini.
Zona di passaggio, zona di scambio, zona di confronti: cosa che ha consentito di superare tutte le più grandi difficoltà del passato, sempre con orgoglio.

Come già accennato, la presentazione avverrà in concomitanza con la SAGRA “MARRONE CHE PASSIONE!”, organizzata dalla Proloco Arquata nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 ottobre e giunta quest’anno alla XXIV° edizione.

La sagra autunnale del “Marrone che Passione” si svolge tutti gli anni in frazione Trisungo nell’ultima domenica di ottobre.

In questa giornata la frazione ospita gli stand gastronomici dei vari produttori del Comune di Arquata che vendono le prelibatezze della montagna: ospite d’onore è, ovviamente, il marrone, pregiato frutto dei castagneti della zona, ma non mancano di certo salumi, crostate, polenta, pappardelle ai porcini e tante altre bontà fatte in casa, accompagnate dall’immancabile vino cotto, che bolle vivace nei pentoloni sotto gli occhi dei numerosi visitatori.

PROGRAMMA DELLA SAGRA:

SABATO 26:
11:30 – Presentazione del libro “Settecento Arquatano” di Gabriele Lalli.
12:00 – Apertura stand gastronomici.
17:30 – Convegno organizzato dalla Regione Marche “I boschi: una opportunità per le aree interne”.
21:30 – “The Ellis Road Band”

DOMENICA 27:
9:30 – Partenza escursione organizzata da Ass.ne Arquata Potest “L’Anello di Trisungo”.
(ritrovo presso lo stand dell’Associazione)
12:00 – Apertura stand gastronomici.
13:00 – Gruppo itinerante italo-abruzzese “Vitivinicola”.
15:30 – DeeJay Faustino.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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