Sono circa 180 gli esemplari che ci si attende di censire nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, durante il decimo censimento autunnale del camoscio appenninico (30 ottobre – 5 novembre), sottospecie endemica dell’Appennino centrale che in passato, per ben due volte, ha rischiato l’estinzione. Ai primi del ‘900 e durante la Seconda Guerra Mondiale erano solo trenta erano gli esemplari individuati nell’area, oggi il rischio è stato scongiurato ma il camoscio appenninico è ancora considerato una specie vulnerabile. L’operazione verrà effettuata con l’ausilio di volontari che coadiuveranno il personale del Parco: al tal proposito è stato aperto il bando per i volontari che vorranno partecipare a questa iniziativa del Parco. Il censimento si svolgerà al mattino, a partire dell’alba, attraverso un sistema di campionamento che prevede 18 transetti.