“Quello che è stato scritto è buono, ma è limitato rispetto a tutte le necessità. Dopo tre anni serve uno scatto più forte e speriamo che nella riconversione questo si veda”. E’ questo il commento del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il governo per esaminare il decreto legge sul terremoto delle regioni dell’Italia Centrale. “Giudico comunque utile e positiva – aggiunge il governatore marchigiano – la parte per la ricostruzione privata, dove si introduce una specie di Scia, cioè un’autorizzazione con autocertificazione, anche se rimangono diversi limiti visto che parliamo di zone che hanno vincoli di tutti i tipi”. “La parte più importante che mi aspettavo fosse presente – continua Ceriscioli – sin dalla prima stesura, riguarda il personale: oggi chi lavora all’Ufficio speciale per la ricostruzione o nei Comuni è un precario e se queste persone non hanno una prospettiva davanti, dopo che si sono formate e sanno come fare le pratiche, si rischia di buttare a mare competenze preziose”.