Dopo la protesta per i continui rallentamenti lungo l’A 14 e la lettera inviata ad Autostrade dalla vice presidente della Regione, Anna Casini, ora la società che gestisce il tratto autostradale risponde e chiarisce i motivi del problema nel tratto tra San Benedetto e Porto Sant’Elpidio e, al tempo stesso, esclude l’ipotesi – reclamata dalla stessa Anna Casini – di una riduzione dei pedaggi dovuta ai costanti rallentamenti dovuti a cause non dipendenti dagli automobilisti.
“La chiusura delle corsie di marcia tra i caselli di Porto Sant’Elpidio e San Benedetto – scrive Autostrade rispondendo alla vice presidente della giunta regionale – è dovuta all’esecuzione di un decreto di sequestro emesso dall’autorità giudiziaria di Avellino che fa seguito ad analogo provvedimento che già interessava altri punti dell’autostrada A16. L’oggetto del sequestro è costituito dalle barriere di protezione di alcuni viadotti sulle quali la Direzione di Tronco aveva già operato, negli anni 2014 e 2015, un intervento di integrale sostituzione del sistema di ancoraggio al cordolo del viadotto. La società, fin dallo scorso mese di maggio, ha avviato un confronto con la Procura di Avellino finalizzato, da un lato, a rappresentare l’adeguatezza dei controlli svolti da tempo dalla Direzione di Tronco sull’efficienza del sistema installato e, dall’altro, ad individuare soluzioni tecniche di intervento tali da incontrare il parere favorevole dei consulenti tecnici della Procura stessa e permettere conseguentemente il dissequestro delle opere interessate dal provvedimento. All’esito di tale confronto la società ha deciso di presentare alla Procura di Avellino un programma di ammodernamento e sostituzione di tutte le barriere oggetto di sequestro da inquadrare come anticipazione di un più ampio piano richiesto dal Mit ed esteso a tutte le barriere di protezione della rete Aspi installate prima del decreto ministeriale 223 del ’92. Il suddetto Piano, – che ha già avuto l’approvazione da parte degli uffici preposti del concedente – è stato già presentato nei giorni scorsi in Procura e sarà allegato ad una nuova istanza di dissequestro che auspichiamo possa ottenere un riscontro favorevole. Seguirà l’avvio immediato delle attività funzionali alla progettazione degli interventi di riqualifica che, d’intesa con lo stesso Mit, saranno affidati direttamente alla collegata Pavimental per ridurre i tempi complessivi di cantierizzazione. Possiamo fin d’ora assicurare il massimo impegno affinché gli interventi di nostra competenza siano realizzati rapidamente e limitando per quanto possibile i disagi alla circolazione”.
“Per quanto rappresentato – si conclude la nota di Autostrade – non riteniamo sussistono i presupposti per operare riduzioni o sospensioni di tariffa, tenuto anche conto che una eventuale determinazione in tal senso dovrebbe essere preliminarmente approvata dal Ministero concedente”.
Anna Casini ora intende richiedere subito il cronoprogramma per gli interventi previsti di sostituzione delle barriere.