Un nuovo faccia a faccia c’è stato, nei giorni scorsi a Palazzo Arengo, sulla questione della sosta. Il secondo confronto tra i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e i vertici della Saba è servito ancora a ragionare, attorno ad un tavolo, per trovare un punto di equilibrio tra le richieste del Comune – che vorrebbe in primis ritoccare le tariffe orarie più alte dei parcheggi a raso – e una eventuale contropartita che la società di gestione della sosta vorrebbe ottenere per mantenere gli equilibri economici della convenzione. Ennesimo incontro svoltosi nel massimo riserbo, considerando che la volontà di entrambe le parti è quella di non far trapelare nulla fino al raggiungimento di un accordo. Accordo che, comunque, si vorrebbe raggiungere entro la fine dell’anno, considerando che le parti dovrebbero incontrarsi nuovamente entro novembre e poi, eventualmente, a dicembre. Nel frattempo, stando ai riscontri su strada, l’esperimento del disco orario per 3 ore a San Pietro in castello, affiancato agli spazi per i residenti, sembrerebbe funzionare, con gli stalli quasi sempre pieni nell’arco della giornata.
Dopo l’approccio tra la nuova Amministrazione comunale e la Saba con l’incontro dell’8 ottobre, lunedì scorso le parti sono tornate ad incontrarsi per ragionare su eventuali ritocchi e cambiamenti alla politica della sosta cittadina. Finora, rispetto ad un confronto avvolto nel massimo silenzio, il punto era e resta uno: la volontà dell’Arengo di andare ad abbassare le tariffe della sosta a raso soprattutto nelle zone in cui il ticket è più caro, con punte addirittura di 1,80 euro all’ora. A questo punto, però, si tratterà di capire che incidenza avrà l’eventuale riduzione e quanti stalli andrà a interessare. Un aspetto fondamentale, secondo la Saba, per misurare poi l’eventuale contropartita da richiedere per evitare un eventuale squilibrio economico-finanziario rispetto a quanto previsto nella convenzione tra le parti. E’ chiaro, senza dover essere veggenti, che le possibili richieste della Saba potrebbero andare a parare su un paio di ipotesi: o quella di andare a richiedere altri posti blu (o misti) in cambio, magari estendendosi a qualche altra zona più periferica (come già era stato deliberato in passato per quel che riguarda Campo Parignano), oppure magari ipotizzare qualche altro ritocco come, ad esempio, un innalzamento del costo dei permessi per i residenti, magari per quel che riguarda la seconda o la terza auto di una stessa famiglia. Ovviamente, l’Arengo da una parte e la Saba dall’altra dovranno valutare, dalle rispettive posizioni, se il gioco varrà la candela. Considerando poi anche quelli che saranno gli effetti a ricaduta sui cittadini.