Il Comitato d’innovazione prende vita: obiettivo il rilancio economico della città

Eccellenze imprenditoriali e rappresentanti di spicco del mondo dell’economia locale, dell’industria e del commercio, stimati liberi professionisti, il mondo universitario, parlamentari locali e amministratori comunali: seduti l’uno a fianco all’altro a Palazzo Arengo per dar vita alla prima cabina di regia per la ripresa economica della città, ovvero il Comitato d’innovazione strategica.  Quella di ieri, voluta dal sindaco Fioravanti, è stata la prima di una serie di riunioni a cadenza mensile che dovranno portare il capoluogo piceno ad uscire dal tunnel della crisi economica e d’identità in cui si ritrova. Proprio il sindaco ha tracciato la linea guida di questo percorso che si intende intraprendere attraverso le idee e le azioni di tutte le componenti. “Raccogliere le migliori esperienze, garantire maggior efficacia, concentrare le risorse ed evitare il rischio di sprechi in sovrapposizioni – spiega il primo cittadino – saranno i cardini di questo nuovo organismo di governance. Fin dal primo giorno da sindaco ho portato avanti con convinzione l’idea di creare un tavolo di lavoro in grado di snellire e velocizzare le azioni di confronto con le forze del territorio, così da far emergere le potenzialità inespresse della struttura amministrativa e favorire l’importante processo decisionale. È in questo modo che riusciremo a incrementare l’attrattività turistica, sociale ed economica di Ascoli tornando a rendere appetibile città e territorio per importanti investimenti”. “Con questo strumento – ha aggiunto il presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani – vorremmo poter rafforzare la sinergia tra pubblico e privato. Siamo felici della scelta presa dal Comune di Ascoli perché siamo da tempo convinti sostenitori della possibilità di trasferire le buone pratiche del sistema manifatturiero al territorio: idee che potrebbero finalmente trovare la sede giusta per una condivisione ampia”. L’impresa e il suo “imprinting” manageriale al fianco della politica locale: forse è questa la prima vera innovazione. Il tutto, in ogni caso, ruoterà attraverso una stretta connessione tra tutti gli attori protagonisti per arrivare a definire in tempi rapidi la strategia a breve (utilizzando le risorse già esistenti), medio e lungo termine (innescando nuovi finanziamenti). Ripartendo proprio dalle potenzialità già esistenti e progetti importanti come, ad esempio, la riconversione ex Carbon. E tra i primi suggerimenti, la necessità di conoscere gli obiettivi reciproci per ottenere risultati migliori (come sottolineato dal presidente della Fondazione Carisap, Angelo Davide Galeati) e di snellire la burocrazia (come evidenziato dall’imprenditore Battista Faraotti). Ma il viaggio prosegue, con un altro incontro a stretto giro.

 

 

Tra i numerosi presenti, hanno risposto all’appello per questo primo confronto del Comitato d’innovazione strategica, alla presenza anche di alcuni assessori della squadra di Fioravanti (tra cui Acciarri, Corradetti, Stallone, Brugni), i parlamentari locali Giorgia Latini, Rachele Silvestri e Roberto Cataldi, il presidente di Confindustria Mariani, quello della Fondazione Galeati, il presidente dell’ordine dei commercialisti Cantalamessa, l’imprenditore Battista Faraotti, il presidente della Confcommercio Spalvieri, il presidente dell’associazione Wap Di Sabatino, il commercialista Sperandio, Di Pietro in rappresentanza del Bim Tronto, Ciriaci per Confagricoltura, Luciani di Confindustria.

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