La città di Ascoli Piceno è pronta a ospitare la Soprintendenza delle Marche Meridionali». A comunicarlo è il sindaco Marco Fioravanti: «In merito alla lodevolissima intenzione del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini di istituire una Soprintendenza dedicata al territorio delle Marche Sud, competente per le province di Ascoli, Fermo e Macerata, come Amministrazione Comunale ci siamo immediatamente attivati recapitando una lettera al Ministro stesso nella quale sono state evidenziate le principali specificità che possono concorrere a candidare le Cento Torri a sede ideale per ospitare la nuova sede della Soprintendenza». Il primo cittadino ha continuato: «La città di Ascoli, inserita nel cratere del terremoto, può vantare uno straordinario tessuto artistico e culturale. I due teatri storici del Ventidio Basso e del Filarmonici, il teatro romano, la sezione ascolana del Museo Nazionale Archeologico delle Marche, la Facoltà di Architettura, il Corso per la Diagnostica dei Beni Culturali e la rete dei Musei Civici composta da Pinacoteca, Museo dell’Arte Ceramica, Galleria d’Arte Contemporanea “Licini”, Museo dell’Alto Medioevo e Forte Malatesta rappresentano la summa della sovrapposizione di quelle testimonianze culturali che nel corso dei secoli hanno concorso alla definizione dell’identità Picena. La nostra città sarà inoltre capofila di due progetti culturali dedicati all’identità picena e alle presenze longobarde, senza considerare i tanti luoghi a disposizione per l’organizzazione di incontri culturali, convegni e seminari quali – tanto per citarne alcuni – Auditorium Montevecchi, Palazzo dei Capitani, Pinacoteca Civica e Bottega del Terzo Settore. Riteniamo dunque che la città di Ascoli Piceno abbia tutte le carte in regola per ospitare la nuova Soprintendenza: per questo motivo, ma anche in ragione di una collocazione baricentrica rispetto ai territori maggiormente colpiti dal sisma, abbiamo inviato al ministro Franceschini una lettera di candidatura delle Cento Torri come sede della nuova Soprintendenza delle Marche meridionali»