Gli alberi di Natale naturale continuano richiesti dalle famiglie per addobbare casa in occasione delle festività. È quanto rende noto la Cia Confederazione agricoltori provinciale che sottolinea: «La sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità ha aumentato la domanda per gli abeti naturali. Gli alberi italiani sono generalmente abeti rossi, diffusi soprattutto nelle Alpi orientali, e gli abeti bianchi dell’Appennino». I prezzi oscillano dai 18 ai 40 euro gli abeti. Gli abeti natalizi non vengono sradicati dalle foreste ma provengono da aziende vivaistiche del territorio, dove sono coltivati appositamente per il mercato delle feste e vengono piantati di nuovo, dopo la vendita. «Preferirli a quelli sintetici – aggiungono dalla Cia – aiuta lo sviluppo del comparto florovivaistico locale incrementando il reddito delle popolazioni che vivono in aree rurali. Importante anche l’effetto benefico sull’ambiente per il contributo alla riduzione della CO2 assimilata durante la crescita e per la prevenzione del dissesto idrogeologico. La coltivazione locale, oltretutto, garantisce la freschezza del prodotto, in quanto tagliato pochi giorni prima della consegna e sagomato a cono durante tutta la coltivazione per renderne compatte le fronde». Nelle nostre case, le dimensioni degli alberi natalizi sono diminuite, anche per gli spazi ridotti nelle abitazioni. Nel dettaglio, più del 70% degli italiani si orienta su alberi più “corti”, spendendo in media tra i 20 e i 40 euro. A concedersi il lusso di oltrepassare i due metri di altezza solo il 5% degli italiani, che destinano all’albero di Natale anche una spesa di 100 euro. Mentre per addobbare i cortili dei condomini si può arrivare fino a 400 euro per alberi ancora più alti. Cresce il fenomeno del noleggio, ma è ancora molto caro e può arrivare fino a 1.500 euro per un albero da 4 metri. La Cia consiglia di scegliere esclusivamente gli abeti con radici, bagnando la zolla regolarmente e posizionando l’albero a debita distanza dai caloriferi. Vanno, inoltre, evitati gli addobbi pesanti per non spezzare i rami o disperdere troppi aghi sul pavimento. Non bisogna neanche spruzzare neve sintetica perché l’albero è vivo e respira. Dopo l’Epifania si potranno reimpiantare in giardino e chi vive in città e non ha uno spazio verde potrà riciclarlo facilmente, compostandolo in modo che torni terriccio e completi l’equilibrio ecologico o usarlo per accendere il barbecue. Un’ultima curiosità per chi ha animali domestici, anche i veterinari consigliano alberi naturali rispetto ai sintetici. I nostri pet non amano essere punti dagli aghi e difficilmente si arrampicheranno sugli abeti naturali come fanno sugli alberi di Natale finti, evitando danni o piccoli incidenti domestici.