La giunta comunale ascolana ha approvato il Piano attuativo del Centro direzionale, a Porta Maggiore. Un Piano che ora diventa operativo, con cinque aree dove i proprietari potranno investire in appartamenti (di tipo evoluto, studiati anche per il risparmio energetico e il minor impatto possibile), spazi per uffici e altri spazi per piccoli negozi o strutture commerciali di medie dimensioni, tra i 1.500 e i 1.800 metri quadrati (di cui una all’ex deposito Start). Investimenti che saranno accompagnati dalla realizzazione di parcheggi privati ma anche pubblici (in qualche caso anche interrati) e di circa 3000 metri quadrati di verde. In più, chi andrà ad investire, oltre a versare i previsti oneri in favore del Comune, in qualche caso andrà anche a cedere gratuitamente aree o a versare un ulteriore contributo economico. Ma la novità ulteriore è che adesso, recepite le osservazioni di Provincia e privati, con la delibera di giunta di approvazione del Piano attuativo, si potrà passare davvero ai cantieri, con apposite convenzioni che potranno essere siglate separatamente e in momenti diversi per ciascuna delle 5 aree interessate dagli insediamenti. In altre parole, i privati che vorranno iniziare i lavori potranno farlo subito siglando una convenzione col Comune.
“Quello del Centro direzionale – commenta il sindaco Marco Fioravanti in sintonia con il vice Giovanni Silvestri, con delega all’urbanistica – è un progetto che attendeva da tempo di essere sbloccato. Abbiano proceduto perché crediamo molto nel recupero e nella valorizzazione delle aree degradate. E in questo caso, trattandosi di un’area a ridosso del centro storico siamo di fronte ad un intervento di recupero fondamentale». Si tratta, complessivamente, di insediamenti – tra ricostruzioni, edificazioni o ampliamenti per circa 60.000 metri cubi ma a basso impatto. «Vogliamo andare – spiega Silvestri affiancato dall’ingegner Maurizio Piccioni degli uffici tecnici comunali – a valorizzare quella zona che va dalla stazione ferroviaria fino alla palazzina Aci, dotandole di ulteriori servizi tra cui 3000 metri quadrati complessivi di verde e anche diversi parcheggi sia privati che pubblici e tra questi ultimi ce ne sarà anche uno con un piano interrato”.
I cinque sub comparti in cui ora si potranno avviare i cantieri fanno riferimento indicativamente ad uno o due proprietari per ciascuna area. Tra questi, anche la Start per quanto riguarda l’ex deposito . Nella prima zona ovvero quella a ridosso della stazione ferroviaria, si prevedono ad esempio insediamenti per circa 10.000 metri cubi, mentre nella zona 5, attorno alla palazzina dell’Aci (con proprietà di una società di Roma) l’ipotesi è quella di demolire e ricostruire la palazzina stessa anche con nuove realizzazioni nell’area libera retrostante. Più in generale, sono previsti uffici e anche spazi commerciali che vanno da piccoli negozi intorno ai 250 metri in alcuni sub-ambiti a superfici di 1500-1800 metri quadrati di media vendita (tra cui anche uno spazio di tipo alimentare che potrebbe essere ad esempio un supermercato di quartiere e altri di diverse tipologie). E uno di questi spazi commerciali intorno ai 1500 metri quadrati è previsto, ad esempio, nella zona dell’ex deposito Start, con possibili uffici al piano superiore.