L’istituzione della sede della Soprintendenza Marche Sud ad Ascoli porterà anche benefici tangibili, importanti per provare a scrollarsi di dosso le ferite lasciate dal terremoto a partire dal recupero degli edifici di valore riconosciuto, quelli meritevoli di tutela. Velocizzare le procedure, adesso, sarà un obiettivo possibile anche grazie alla riduzione delle attese per le verifiche degli ispettori. Oltre al fatto che si potrà avere un dialogo più immediato e diretto con i soprintendenti. Un aspetto tutt’altro che trascurabile dopo 3 anni e più di rincorsa alla messa in sicurezza e al recupero di tantissimi edifici storici o, comunque, calati all’interno di un centro storico tutelato. Sarà questo, dunque, l’ulteriore valore aggiunto.
L’effetto-Soprintendenza viene accolto a braccia aperte anche da chi opera nel settore dei restauri di alto livello da anni, su immobili tutelati e di valore storico in tutta Italia e anche nel centro storico ascolano, come Francesco Gaspari, titolare dell’omonima impresa, nonché componente del consiglio generale dell’Ance nazionale. “Sicuramente – sottolinea Gaspari – si tratta di un importante segnale di attenzione da parte del Ministero. Come imprenditore sono molto contento di questa piena sinergia che c’è stata a tutti i livelli istituzionali, dal Comune alla Regione. E’ la dimostrazione che quando si fa quadrato si possono ottenere risultati molto importanti come questo”. “Dal punto di vista dell’operatività, – prosegue Gaspari questa decisione non può che migliorare tutte le attività cui normalmente il Ministero dei beni culturali sovrintende con i suoi funzionari, soprattutto in un momento come questo in un territorio duramente colpito dagli eventi sismici che hanno danneggiato numerosi edifici del centro storico (una buona fetta dei 1.300 edifici inagibili in tutta la città – ndr). Centro storico che, tra l’altro, è tutto vincolato nel suo complesso. Nel senso che oltre a vincoli specifici di singoli edifici, per qualsiasi intervento in centro è necessario un parere della Soprintendenza per la tutela dell’immagine del centro storico stesso. Avere un ufficio qui non può che migliorare il rapporto e velocizzare la tempistiche delle risposte”.
Soddisfazione trapela anche dalle parole del presidente provinciale dell’Ordine degli ingegneri, Stefano Babini, che qualche giorno fa aveva anche inviato una specifica lettera congiunta, con il presidente del Collegio dei geometri Leo Crocetti e quello dell’Ordine degli architetti Dario Nanni, al ministro Franceschini per convincerlo a scegliere il capoluogo piceno come sede della Soprintendenza. “La nostra lettera– spiega l’ingegner Babini – può aver contribuito alla decisione, ma aldilà di questo ritengo che la scelta di portare la Soprintendenza ad Ascoli sia un fatto oggettivamente importante per il valore storico artistico ed ambientale dei nostri centri così duramente colpiti dal sisma ed un primo importante segnale di attenzione verso questo territorio”. “Siamo rimasti favorevolmente impressionati dal fatto che per una volta si è presa una decisione sulla base di situazioni oggettive. Il beneficio per le attività dei tecnici sarà rilevante per la possibilità di interagire in tempo reale con la Soprintendenza fondendo positivamente le sensibilità di colleghi e funzionari, come auspichiamo da sempre”.