Ad Arquata il presidente della Regione Marche, il Sottosegretario Alessia Morani e la vicepresidente Anna Casini hanno inaugurato il nuovo Centro socio-sanitario “Assieme” donato dall’Avis e dalla Pfizer

 “Un sogno nato all’indomani del sisma quando i bravissimi medici di base di Arquata prestavano servizio dentro una tenda, perché così siete ripartiti dopo il terremoto. Il sogno era quello di poter avere uno spazio che non fosse solo la riproposizione della sanità che c’era prima, ma un nuovo modello di assistenza per le aree interne. Il sogno oggi si realizza in pieno, il servizio è già operativo in una struttura provvisoria di buona qualità, in uno spazio con un valore architettonico importantissimo ed una accoglienza straordinaria che mette insieme contenitore e contenuto. Ad Arquata, il posto più colpito dal sisma, un servizio sanitario innovativo che dà una buona sanità e diventa modello per tutte le aree interne. Uno spazio donato da Pfizer e Avis, la vicinanza di soggetti che si occupano di salute: perché una è una casa farmaceutica e l’altra è l’Avis e sappiamo quale è il contributo che dà tutti giorni. Questi soggetti hanno permesso di dare corpo ad una idea forte di come gestire la risposta sanitaria in tutte le aree della nostra regione con una qualità straordinaria. Grazie a tutti quanti questo è un bellissimo esempio di rinascita”.

Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sottosegretario allo Sviluppo economico Alessia Morani e la vicepresidente Anna Casini hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo Centro socio sanitario di Arquata. Presenti all’evento, tra gli altri, la direttrice del sito produttivo Pfizer di Ascoli, Beatrice Colombo, il presidente nazionale Avis, Giampietro Briola e il responsabile sanitario di Arquata, Italo Paolini.

“C’è bisogno di snellire le procedure – ha rimarcato Morani – e stiamo verificando se le nuove normative che il Governo ha approvato siano adeguate per la ricostruzione. I fondi per la ricostruzione non mancano, ma manca l’accelerazione per spendere questi fondi e per evitare lo spopolamento di queste zone”.

“Questa è una buona pratica – ha invece sottolineato Casini – un progetto del quale mi emoziona parlare.  Le prime volte che lo abbiamo pensato anche insieme al dottor Paolini, che ringrazio, non avremmo mai immaginato che potesse essere realizzato così velocemente. Questa è una buona pratica delle aree interne che potrà essere esportata in altre zone perché riesce a dare risposte di qualità ai cittadini. È difficile vivere nelle aree interne e questo nuovo modello potrà attrarre persone, magari nuovi giovani, che possono trovare anche qui servizi e opportunità”

Il Centro è ancora più funzionale rispetto a quello andato completamente distrutto tre anni fa a causa del sisma. Si tratta di un nuovo ambulatorio socio-sanitario che consentirà di ripristinare e mettere a disposizione della popolazione di Arquata e dei comuni limitrofi duramente colpiti dal terremoto del centro Italia, le prestazioni primarie, i servizi sociali, la diagnostica, la specialistica ambulatoriale, la pediatria ambulatoriale. Inoltre, è in grado di erogare con la telemedicina e la teledermatologia servizi ai cittadini, evitando loro ulteriori disagi. La struttura è stata realizzata grazie alla Pfizer e all’Avis provinciale con il coordinamento di Banca Sella, attraverso una raccolta fondi, ha donato una somma di 200mila euro alla quale si aggiungo circa 250mila euro donati dall’azienda Pfizer.   Una piccola struttura che segna un grande passo verso la rinascita di un territorio fortemente segnato dagli eventi sismici.

Condividi:
Share Post
No comments

LEAVE A COMMENT

Don`t copy text!