La Questura di Ascoli Piceno, a conclusione degli accertamenti condotti,  ha adottato unprovvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive (DASPO ) della durata di 2 (due) anni nei confronti di C.L classe 1997 , ultras toscano, poiché in occasione dell’incontro di calcio Ascoli Calcio 1898 – Pisa, disputatosi il 26 dicembre 2019 presso lo stadio Del Duca, al termine dell’evento sportivo,  per istigare e provocare gli ultras ascolani allocati nell’attiguo settore “Nord Est” intenti a defluire dallo stadio, iniziava a sferrare ripetuti calci al cancello di servizio del separatore degli spalti dei Distinti Est, riservati ai sostenitori ospiti, e, postosi a cavalcioni del parapetto del ballatoio, inveiva contro i supporters bianconeri invitandoli allo scontro, arrecando pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica anche in relazione alla nota rivalità fra le opposte compagini. Sebbene invitato a desistere da tali condotte dal Dirigente del servizio, appositamente portatosi nella porzione del terreno di gioco sottostante il settore in esame, il medesimo ultrà, dopo essersi travisato calzando ulteriormente il cappuccio del giaccone e alzando il bavero del maglione al fine di rendere difficoltoso il proprio riconoscimento, oltraggiava il funzionario di Polizia sputando ripetutamente all’ indirizzo di questi mostrando, nel contempo, il dito medio, perseverando nelle sue condotte contra legem nonostante i ripetuti inviti a desistere a lui rivolti. Al C.L, deferito dalla Digos  in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per i reati di travisamento, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, oltre alla diffida biennale ad assistere agli incontri di calcio, è stato altresi’ fatto divieto di accedere, per lo stesso arco temporale, ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano od assistono alle medesime manifestazioni. La prescrizione in narrativa è stata infine estesa alcentro sportivo di Coverciano (Firenze ) presso il quale si allena la Nazionale Italiana, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno degli stessi e di ogni altro centro o impianto, per la medesima distanza, ove questa squadra si raduni per svolgere allenamenti, la preparazione pre-campionato, eventuali ritiri o per disputare gare in trasferta, compresi i luoghi ove la squadr dimori o prenda alloggio. In caso di violazione dei divieti citati è prevista la reclusione da uno a tre anni, la multa da 10.000 a 40.000 Euro, nonché l’ ulterioreaggravamento del DASPO. Nei casi di flagranza è inoltre consentito l’arresto del trasgressore.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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