varco elettronicoL’Arengo ragiona sulla strategia per il futuro utilizzo dei varchi elettronici e soprattutto concentra l’attenzione su quella zona che appare la più colpita dall’effetto della zona a traffico limitato, ovvero quella tra l’ex sede Carisap e via Sacconi. Una via, quest’ultima, che nonostante la presenza di diverse attività commerciali, dall’attivazione del varco all’altezza della chiesa del Carmine è divenuta difficilmente raggiungibile dai cittadini privi di permesso e, quindi, da potenziali clienti. Questo, di fatto, rappresenta il punto più critico del sistema degli accessi videosorvegliati alle zone a traffico limitato del centro ascolano. Ed è soprattutto su questa area che ora, dopo una ulteriore riunione tecnica per fare il punto della situazione, si starebbe concentrando l’attenzione del sindaco Fioravanti e dell’assessore al traffico Silvestri per individuare una soluzione. L’ipotesi sarebbe quella della disattivazione del varco elettronico, almeno per una ampia fascia oraria, ma questo richiederà, in ogni caso, una nuova richiesta di autorizzazione ministeriale e quindi tutta una procedura da riattivare. Per gli altri varchi, invece, tutto potrebbe giocarsi esclusivamente su eventuali piccoli ritocchi alla fascia oraria attuale di disattivazione (nella fascia del primo pomeriggio). La riunione tecnica svoltasi all’Arengo proprio sulla questione dei varchi elettronici, cui faranno seguito ulteriori incontri di approfondimento, ha sicuramente messo in evidenza la difficoltà di rivedere complessivamente tutto il sistema dei varchi così come concepito attualmente. E questo perché un cambiamento incisivo, riguardante tutte le telecamere di controllo delle Ztl, richiederebbe di fatto l’obbligo di ripartire da zero dal punto di vista della necessaria autorizzazione ministeriale. Quindi con l’avvio di tutta una nuova procedura. E questo renderebbe decisamente difficoltoso anche il possibile discorso della disattivazione per 6 mesi e poi la conseguente riattivazione per altri 6. Inoltre, andrebbe prevista tutta una segnaletica aggiuntiva per specificare i periodi di attivazione e disattivazione aldilà delle fasce orarie e, comunque, potrebbe anche rischiare di confondere l’automobilista, specie chi non abiti in centro o comunque in città. Senza dimenticare che, sempre secondo le procedure, una riattivazione dei varchi dopo sei mesi dovrebbe anche prevedere ogni volta un periodo iniziale sperimentale e quindi senza multe. Un po’ come è accaduto con la riattivazione, dopo la sistemazione, del varco in rua dei Tessitori che era stato danneggiato. Fatte le dovute valutazioni tecniche, dunque, l’Amministrazione comunale starebbe a questo punto ragionando su una soluzione più soft agendo in tutte le Ztl solo su eventuali ritocchi alle attuali fasce orarie. Si starebbe, invece, valutando con attenzione e con modalità diverse da mettere in campo proprio la zona critica che va da corso Mazzini ovest a via Sacconi ed alla zona ex Carisap. Qui si sta valutando un’ipotesi a se stante – e quindi disgiunta dal resto del sistema – per andare a disattivare il varco per una fascia giornaliera decisamente più ampia, anche per favorire l’accesso al centro durante la giornata e andare quindi incontro alle esigenze dei commercianti della zona. In questo senso, però, occorrerebbe riavviare tutta la procedura per richiedere una nuova autorizzazione ministeriale.

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