Il Consorzio incaricato dal Ministero dell’Agricoltura di tutelare e valorizzare l’oliva ascolana del Piceno DOP
continua a lavorare insieme alle organizzazioni di imprenditori agricoli CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri
per il rilancio della coltivazione dell’oliva “da mensa” ascolana tenera.
E’ in pieno svolgimento l’animazione di una specifica filiera al fine di partecipare al bando del PSR Marche
destinato alle filiere nelle aree del cratere sisma 2016 e consentire così agli imprenditori agricoli di beneficiare
di contributi europei.
A farsi carico delle incombenze di soggetto capofila della filiera saranno Augusto e Nazzareno Migliori, che
hanno provveduto agli indispensabili adempimenti burocratici. A fronte di ciò le Organizzazioni degli
imprenditori agricoli hanno ottenuto dalla Regione Marche l’ulteriore proroga al prossimo 19 marzo del
termine per il deposito dei progetti, in modo che siano completate – nell’interesse generale – le attività
necessarie per cogliere questa opportunità di concreto sviluppo della olivicoltura locale e di rilancio della
coltivazione della varietà di oliva “da mensa” ascolana tenera nelle aree comprese nel disciplinare dell’oliva
ascolana del Piceno DOP, che ricadano nell’area cratere sisma 2016 delle province di Ascoli Piceno e Fermo.
Si ricorda che la produzione di olive “da mensa” (cioè in salamoia) in Italia negli ultimi decenni è stata
sostanzialmente abbandonata, con inspiegabile rinuncia ad una eccellenza della nostra agricoltura. Eppure la
domanda di olive da mensa di qualità è in continua crescita ed il mercato offre prevalentemente prodotto
estero.
La varietà “ascolana tenera” rappresenta obiettivamente la punta di diamante delle olive da mensa in Italia – e
quindi nel mondo – sia per le caratteristiche organolettiche che per il rapporto polpa-nocciolo.
E’ altresì certificabile come DOP, consentendo agli olivicoltori una remunerazione molto più elevata.
Il maggiore impegno richiesto all’olivicoltore nel comportarsi da vero e proprio “frutticoltore” per ottenere
olive da mensa DOP potrà essere ora affrontato aderendo al contratto di filiera che garantisce agli agricoltori la
certezza di acquisto del prodotto e il rispetto del prezzo pattuito, oltre alla copertura dei costi di certificazione
per il sistema di controllo DOP e a finanziamenti per la realizzazione di nuovi impianti olivicoli.
Inoltre, nella nuova impostazione di gestione dell’oliveto “da mensa”, le olive di dimensione minore potranno
essere comunque destinate ad ottenere un eccellente olio, con integrazione delle entrate economiche.
Si invita dunque chi già possiede oliveti della varietà ascolana tenera e chi voglia impiantarne di nuovi a
contattare al più presto le proprie organizzazioni di riferimento o il Consorzio al nr. 3336570800.

Condividi:
Share Post
No comments

LEAVE A COMMENT

Don`t copy text!