Un 28enne che si era presentato in Questura per ritirare i suoi documenti si è ritrovato, poi, in carcere, poiché aveva da regolare alcuni conti con la giustizia. E’ accaduto ieri ad Ascoli quando lui, un pachistano residente a Servigliano, ha suonato il campanello dell’Ufficio Prevenzione Generale chiedendo se fossero arrivati i suoi documenti trasmessi da Arezzo. I poliziotti lo hanno fatto entrare e, poco dopo, gli hanno risposto che in Questura non era giunto niente. Ma prima di lasciarlo andare via gli investigatori hanno fiutato qualcosa di strano e approfondito la posizione dell’uomo. E hanno scoperto che l’Ufficio Gip del Tribunale di Arezzo ne aveva disposto le ricerche poiché lui, già condannato per reati contro il patrimonio a quasi due anni di reclusione, aveva violato l’obbligo di dimorare nella città toscana. Pertanto, martedì scorso il giudice ha spiccato nei suoi confronti un ordine di carcerazione, che la polizia di Stato gli ha notificato dopo soli due giorni. Una Volante poi l’ha condotto al carcere ascolano di Marino del Tronto.