“Un ospedale da campo con 80 posti letto di terapia intensiva per il sud delle Marche sarà realizzato, se si renderà necessario per il Coronavirus, nel Piceno, probabilmente tra Centobuchi e Grottammare”. A comunicarlo è stato il sindaco Fioravanti nel corso della diretta social di questa sera. La notizia è stata comunicata – secondo quanto riferito dal sindaco – al direttore generale dell’Area vasta 5, Milani, dal presidente Ceriscioli a seguito dell’incontro di questa mattina con Bertolaso. “Bertolaso è arrivato ad Ancona per pianificare la realizzazione di un ospedale da 100 posti di terapia intensiva nel nord delle Marche, però c’è l’ulteriore notizia dell’ultim’ora: Ceriscioli avrebbe comunicato al direttore dell’Area vasta 5, Milani che potrebbe esserci un ospedale da campo da 80 posti, per terapia intensiva, nel sud delle Marche. Sarebbe importantissimo per il nostro territorio perché servirebbe per prevenire e farci trovare pronti nel caso dovessero esserci dei picchi esponenziali in questa zona. L’ipotesi sarebbe di realizzare l’ospedale, grazie anche all’intervento di Bertolaso, tra Centobuchi e Grottammare”.
“Si partirà anche con i tamponi all’esterno dell’ospedale Mazzoni, – ha aggiunto il sindaco – prima con personale sanitario, poi forze dell’ordine e si proseguirà con le persone che lavorano, da operai ad addetti dei supermercati. Poi a tutti i cittadini in isolamento anche asintomatici. Verrà comunicato dall’Area vasta 5 e quindi non dovrete andare in ospedale. Potete però fare una segnalazione al medico di base se avete avuto un contatto con una persona risultata positiva. Il numero dei casi positivi in provincia salirà nel momento in cui inizieremo a mettere a regime questo sistema di tamponi giornalieri, circa 500-600 al giorno, non dobbiamo spaventarci m continuare a tenere alta l’attenzione”.
Per i concorsi comunali per diverse assunzioni con scadenza il prossimo 31 marzo, il sindaco ha annunciato che si procederà con una proroga per le domande di 60 giorni. Per dare la possibilità a tutti di poter partecipare.
Per gli infermieri che vanno a domicilio segnalano che spesso si ritrovano a visitare pazienti positivi senza che lo abbiano segnalato. “Bisogna assolutamente farlo” sottolinea Fioravanti.
“Domani finisco la mia quarantena volontaria – ha concluso il sindaco – continuerò a lavorare in casa per organizzarci meglio, ma per qualsiasi esigenza potrò uscire ed essere presente”.