In questi momenti difficili si moltiplicano, in ogni parte del Paese, i gesti di solidarietà per sostenere e per fronteggiare un’emergenza che ogni giorno vede sul campo donne e uomini impegnati, con diverse responsabilità, nella dura lotta al virus Covid – 19.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, in costante contatto con l’Azienda sanitaria marchigiana ed in particolare con i dirigenti dell’Area Vasta 5, ha da subito messo a disposizione uno stanziamento economico di 400.000 euro e le proprie risorse organizzative e gestionali per l’acquisto di apparecchiature e dispositivi utili a contrastare l’emergenza.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione, dopo una attenta analisi delle urgenze segnalate dall’Azienda sanitaria – Area Vasta 5, ha deliberato l’acquisto di un macchinario per la tomografia assiale computerizzata (TAC), e di 60.000 mascherine sia chirurgiche e sia modello FFP2 riservando una sinergica attenzione all’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno ed all’Ospedale Civile “Madonna del soccorso” di San Benedetto del Tronto, quest’ultimo presidio individuato dalla Regione Marche come struttura idonea all’accoglienza dei malati COVID -19.
Ulteriori 10.000 mascherine chirurgiche, acquistate dalla Fondazione, vengono donate alle Organizzazioni iscritte a Bottega del Terzo Settore, che provvederà a dare informativa delle modalità di distribuzione dei dispositivi tramite i propri canali di comunicazione.
Il Presidente Angelo Davide Galeati ha inoltre confermato che la Fondazione metterà gratuitamente a disposizione l’area di proprietà ubicata nei pressi dello svincolo dell’Autostrada A 14, nel comune di Grottammare, destinata in passato alla realizzazione di un altro progetto. Tale area potrebbe infatti risultare idonea alla realizzazione di un ospedale da campo per il potenziamento delle terapie intensive nell’area Marche Sud.
La Fondazione, al di là delle risorse finanziarie prontamente disponibili, sta impiegando i propri mezzi e le proprie risorse professionali organizzative e gestionali al fine di gestire direttamente il rapporto, ogni giorno più complesso a causa dell’emergenza, con i fornitori dei beni che risultano in questo momento tanto necessari al personale medico sanitario quanto difficilmente reperibili. L’operatività della Fondazione, grazie ai rapporti di natura internazionale intrapresi dalla stessa nel corso degli anni, facilita contatti e relazioni tali da rendere disponibile e pronta per la consegna materiale sanitario – come i dispositivi medici di protezione – ad oggi introvabile. Tale attività è resa possibile grazie alla modalità del lavoro agile utilizzata dal personale dipendente della Fondazione, che sta continuando ad assicurare piena operatività in smart working.
Terminata la fase di emergenza sanitaria la Fondazione indirizzerà prioritariamente i propri interventi a beneficio delle Organizzazioni del Terzo Settore dando priorità agli Enti che operano in ambito socio – sanitario al fine di garantire la continuità dei servizi essenziali.