Sono state oltre 500 le richieste che sono pervenute sulle mail dell’ente o all’Ufficio protocollo nell’arco di sole 48 ore, per la seconda ondata dei buoni spesa comunali. Domande che ora saranno vagliate con attenzione per la verifica dei requisiti di ammissibilità. Poi, dopo la distribuzione dei buoni, gli uffici comunali effettueranno controlli incrociati per scovare eventuali furbetti. Con l’obiettivo di dirottare i buoni spesa verso chi ne ha realmente bisogno. Ed in tal senso, il sindaco Marco Fioravanti ha voluto sottolineare il fatto che “è stato già avviato il lavoro di verifica delle domande e quelle sospette verranno girate alla Guardia di finanza che, grazie alla piena disponibilità e collaborazione del comandante provinciale, effettuerà poi controlli sulle eventuali dichiarazioni mendaci. Perché l’obiettivo è dare i buoni a chi realmente ne ha più bisogno, per aiutare con il fondo previsto tutte le famiglie maggiormente in difficoltà”.
La seconda tranche dei buoni spesa comunali per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità ha portato intorno a quota 1000 il numero complessivo di nuclei familiari che beneficeranno del provvedimento. Ma adesso, sotto la supervisione dell’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni, in stretto raccordo col sindaco stesso, è iniziato – come detto – il grande lavoro di verifica di tutti i moduli inviati dai cittadini, per poter determinare con precisione quante domande siano ammissibili e quante altre, invece, non saranno accolte. Un po’ come era avvenuto nella prima fase, con 51 richieste che erano state respinte per mancanza dei requisiti. «Chiusi i termini per le domande – spiega l’assessore Brugni – ora i nostri uffici sono partiti con le verifiche riguardo l’ammissibilità delle domande. Risultano, ad esempio, anche richieste inviate due volte dalla stessa famiglia e c’è qualcuno che ha reinviato la domanda pur avendo già partecipato al primo bando. Quindi si definirà il numero esatto delle domande accolte per poi partire, già dalla prossima settimana, con la consegna dei buoni».
