banchi-scuolaSono tre (due riguardano aree e una fa riferimento a un immobile) le proposte di privati arrivate sulle scrivanie dell’Arengo per l’individuazione di possibili siti dove andare ad insediare le sedi scolastiche temporanee nell’ambito del progetto Scuole sicure. Lavori che si prevede possano durare circa 7 anni. Il progetto, finanziato con fondi post terremoto per circa 31 milioni di euro, prevede per il completamento dei nove interventi previsti per rendere sicuri gli edifici scolastici cittadini, ma oltre alla complessità delle procedure l’Amministrazione deve individuare delle soluzioni temporanee per garantire agli studenti le lezioni anche quando si apriranno i cantieri. Ecco, dunque, che ora l’Amministrazione comunale valuterà le proposte dei privati pervenute per capire se possano essere individuate come soluzioni percorribili. In due casi si tratta di terreni, uno dei quali in zona industriale, sui quali realizzare possibili moduli per le attività scolastiche, mentre il terzo riguarda un immobile con area annessa.

 

Nello scorso mese di febbraio, proprio per individuare possibili soluzioni sul fronte delle sedi scolastiche temporanee, il sindaco Fioravanti e la giunta avevano deciso di ricorrere ad un avviso pubblico per chiedere a privati proprietari di aree o immobili di farsi avanti per un’eventuale disponibilità degli stessi proprio per l’ubicazione di sedi scolastiche temporanee. Adesso, emergenza Coronavirus permettendo, ci sono tre proposte sul tavolo dell’Amministrazione comnunale che ora saranno valutate per capire se possano rappresentare una valida soluzione al problema. Per quel che riguarda le due aree che i proprietari hanno proposto all’Arengo, chiaramente si dovrebbe poi procedere con la realizzazione di moduli che ospiterebbero le aule per la didattica. Discorso diverso, invece, per l’eventuale utilizzo dell’immobile che dovrebbe essere solo adeguato alle esigenze dell’attività didattica. Valutazioni che ora l’Amministrazione dovrà fare per decidere come muoversi.

 

Le sedi scolastiche provvisorie che l’Arengo dovrà attivare, consentirebbero – al termine delle complesse procedure – di sbloccare gli interventi del programma “Scuole sicure”, ovvero quelli per le scuole elementare e materna Malaspina, materna San Filippo, la primaria Don Giussani, la primaria a Poggio di Bretta, la Don Bosco-San Filippo, la realizzazione del nuovo Polo scolastico San Marcello-via Sardegna, la costruzione del Polo scolastico Ceci, la nuova costruzione del Polo scolastico Cantalamessa e quella del nuovo Polo scolastico D’Azeglio.

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