Sul fronte scuola, per ora, c’è una sola certezza: a settembre, come ribadito dal premier Conte, si tornerà a scuola, nelle aule. Ma tutt’intorno a questo punto fermo orbitano diversi interrogativi, a partire con gli interventi di adeguamento delle sedi scolastiche alle prescrizioni per la ripartenza così come con quelli della ricostruzione scolastica post sisma. Da una parte c’è lo stesso Conte che in pratica battezza i sindaci come commissari straordinari che potranno procedere d’urgenza per l’edilizia scolastica. Dall’altra, invece, c’è il sindaco ascolano Fioravanti che ritiene impossibile farsi trovare pronti con le procedure attualmente previste dal decreto (che non sarebbero più veloci) se non ci saranno ulteriori modifiche. Tutto questo con l’Arengo che, in attesa di sapere come potersi muovere, comunque la prossima settimana inizierà i confronti con i dirigenti scolastici. Mentre sono previsti entro luglio i risultati sulle verifiche di vulnerabilità sismiche su 13 sedi scolastiche.
Il premier Conte, nell’ultima conferenza stampa, ha ufficialmente aperto la strada all’indicazione dei sindaci come commissari straordinari per l’edilizia scolastica. «Sicuramente a settembre – ha detto il presidente del consiglio – si riapriranno le scuole e si tornerà alla didattica in presenza. E’ stata molto importante l’azione di tutti i parlamentari perché ci ha permesso di modificare il decreto scuola con un emendamento che consente a tutti i sindaci di diventare commissari straordinari per realizzare d’urgenza le necessarie di edilizia scolastica. E potranno partire subito. Ci aspettiamo aule rinnovate a settembre. Le risorse già ci sono». Ma il sindaco Fioravanti, su questo fronte, la pensa diversamente e chiede, insieme all’Anci, ulteriori modifiche che consentano realmente di accelerare i tempi. «Senza voler entrare nel tecnicismo – spiega il primo cittadino ascolano – stiamo spingendo per modificare un comma che impedisce di fatto la velocizzazione. Parliamo di una questione di soglie economiche da alzare per poter valutare direttamente le migliori offerte in ogni caso, accelerando i tempi già dalle progettazioni. Così com’è ora, invece, i sindaci saranno delegati come commissari ma non avranno i mezzi per poter velocizzare le gare». «Tra l’altro – aggiunge Fioravanti – questa proposta impone di avviare tutte le gare, sia per gli adeguamenti che per la ricostruzione, entro dicembre 2020, ma con le attuali procedure è impossibile: nessuno riuscirà a rispettare questo termine».
In attesa di capire l’evoluzione del decreto governativo per quel che riguarda gli interventi nelle scuole, il sindaco annuncia che «dalla prossima settimana inizieranno i confronti con i dirigenti scolastici» in vista della riapertura prevista a settembre. Solo entro luglio, invece, è previsto l’arrivo di tutti i risultati relativi alle verifiche di vulnerabilità sismiche commissionate su 13 plessi.