La mobilitazione istituzionale su più livelli, per far fronte all’emergenza economica da Coronavirus, porta ora ad uno scenario che richiede una vera e propria “mappa dei bonus”. Bonus economici per attività e famiglie che, in un groviglio di agevolazioni e misure messe a punto a tutti i livelli, dal Governo centrale all’Arengo, passando ora anche per la Regione, mettono il cittadino di fronte a tutta una serie di possibili richieste da presentare per poter ottenere sostegni su più fronti. Sempre nel caso in cui si rientri nei parametri che i bandi di Arengo e Regione in arrivo prevedranno e, soprattutto, cercando di capire se tutti i bonus potranno essere cumulabili o meno. E forse servirebbe un manuale per le istruzioni. Cerchiamo, quindi, di fare chiarezza sulle attuali misure messe sul tavolo degli ascolani a più livelli e in più fasi, per evitare il rischio che qualche cittadino o imprenditore possa perdere – non venendone a conoscenza – ogni occasione per tamponare le proprie difficoltà economiche.
Dopo le riduzioni sulla Tari e l’esenzione della Tosap, l’Arengo, sul fronte del sostegno alle attività, ha deciso di stanziare un fondo di 1 milione di euro – su iniziativa del sindaco Fioravanti – erogare bonus di 500 euro a tutti i titolari di partita iva di determinate categorie (in primis negozi di abbigliamento, ristorazione e attività turistiche) che dovrebbero, secondo lo studio messo a punto dall’assessore Dario Corradetti, dovrebbero interessare circa 1.000-1.200 attività. E a breve si diramerà un bando, con autocertificazioni, per sbloccare i bonus. Nel frattempo, c’è da considerare il bonus di 600 euro per gli autonomi disposto dal Governo e che, seppur con i ritardi del caso, sta erogando l’Inps. E adesso, con la delibera di giunta, anche la Regione ha previsto in una manovra più generale per l’emergenza Coronavirus, anche bonus economici per attività di vario tipo e di entità diversificate per tipologia. Ad esempio, per le imprese della ristorazione fino a 9 addetti è previsto un contributo di 3.000 euro, per bar e gelaterie fino a 9 addetti 1.500 euro, parrucchieri, estetisti, benessere e piercing fino a 9 addetti 1.500 euro, per il commercio fino a 5 addetti 1.000 euro, per altre attività artigianali e di servizi 1.000 euro, per le strutture ricettive da 500 a 8.000 euro. In questo caso le domande dovranno essere inoltrate attraverso una specifica piattaforma elettorale. Dunque, varie ipotesi di sostegno, su più livelli, per aiutare le attività sul territorio ascolano.
Sul fronte degli aiuti alle famiglie, invece, dopo l’erogazione dei buoni spesa (con fondi governativi e 10.000 euro comunali) per chi era in maggiori difficoltà economiche e i contributi (in compartecipazione con la Regione) sugli affitti liquidati nei giorni scorsi, ora l’Arengo ha previsto un bonus sociale che consiste in una riduzione del 30% sulla Tari per quelle famiglie che dimostrino di essere in difficoltà con reddito sotto agli 8.197,05 euro. La Regione, invece, nell’ambito della manovra per l’emergenza Coronavirus, ha previsto complessivamente 5.245.000 euro per erogare contributi per il pagamento degli affitti da parte delle famiglie che dichiarino di aver subìto una diminuzione del reddito a causa dell’emergenza pandemica.