Al Circolo nautico di San Benedetto del Tronto, si sono ritrovati gli imprenditori della Cna Nautica Picena che hanno promosso e partecipato alla raccolta fondi per destinare un umidificatore polmonare (consegnato la settimana scorsa) all’ospedale Madonna del Soccorso. Un giovedì dedicato agli altri, per cercare di dare un aiuto al nosocomio di San Benedetto.
Insieme agli imprenditori (che riceveranno una targa a ricordo e testimonianza dell’azione solidale compiuta) e ai dirigenti della Cna Picena, saranno presenti il Sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, e il Comandante della Capitaneria di Porto, Mauro Colarossi.
Il settore nautico nell’area del Piceno è un cluster complesso che include la nautica di lusso e la subfornitura. La cantieristica è strutturata in diportistica, crocieristica e la cantieristica minore. In Italia ci sono 200.000 imprese coinvolte nell’economia del mare, di cui 4mila nelle Marche. Per la Cna Picena pubblico e privato devono lavorare congiuntamente al fine di garantire una migliore efficienza e qualità per l’intera regione. Debbono collaborare in termini di innovazione tecnologica, innovazione di processo e innovazione di prodotto.
“Quella della nautica nelle Marche – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – è ancora una filiera che non coglie appieno l’opportunità di stabilire un’identità regionale autonoma. E’ emersa una difficoltà in termini di cultura di aggregazione della rete; è da realizzare un sistema strutturato di cooperazione intrecciata, non un cluster vero e proprio – caratteristica dell’imprenditore marchigiano – come invece dimostrano di essere i distretti navali italiani più sviluppati quali Viareggio, Livorno, La Spezia”.
“Sarebbe importante – aggiunge Irene Cicchiello, responsabile del settore nautico della Cna Picena – strutturare un marchio di qualità regionale in riferimento alla filiera, capace di intercettare e generare processi produttivi di alta qualità, accompagnati da percorsi di formazione eccellenti, al fine di sviluppare una forza lavoro in grado di competere con la contemporaneità a supporto di produzioni di altissima qualità”.
“Analizzando la dimensione e l’andamento dei cantieri, nel territorio Piceno – aggiunge il presidente della Cna territoriale, Luigi Passaretti – sono presenti eccellenze sia sul fronte della cantieristica da diporto, sia sul fronte del refitting. Per questi occorrono progetti organici di filiera e azioni concrete di formazione e passaggio generazionale affinché eccellenze e saper fare non vengano perdute”.
“Per quanto riguarda la cantieristica da diporto del Piceno – conclude Giulio Piergalini, imprenditore nautico sanbenedettese e portavoce della Nautica per la Cna Picena – e il relativo indotto di imprese che lavorano sul completamento degli allestimenti, il tessuto vanta realtà d’eccellenza formatesi intorno agli anni ’70. Nel Piceno. Trattandosi di diversi cantieri specializzati nel refit, il lavoro si concentra su operazioni specializzate di pochi mesi ed il periodo più intenso di lavoro va da ottobre a giugno. E anche questo è un elemento da prendere in considerazione per lo sviluppo delle imprese riguardo il raggiungimento di una produzione a ciclo continuo”.