A causa di assembramenti e difficoltà a gestire il distanziamento e le prescrizioni per l’emergenza Coronavirus, ora l’Arengo deve mettere mano sul mercato ambulante di Porta Maggiore che si svolge ogni mercoledì e sabato in via Kennedy e dintorni per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza dei cittadini. E lo fa procedendo ad una rimodulazione temporanea del mercato stesso con la divisione delle bancarelle attraverso lo spostamento di quelle del settore alimentare in piazza Immacolata, davanti al sagrato della chiesa. Una soluzione provvisoria, in attesa che torni la normalità dal punto di vista sanitario, che si è rivelata inevitabile per poter continuare ad autorizzare lo svolgimento del mercato.
Proprio per limitare al massimo i rischi dal punto di vista della salute dei cittadini e per consentire il rispetto delle prescrizioni previste per evitare potenziali contagi, ecco una ordinanza del sindaco con la quale si procede alla ricollocazione temporanea del mercato ambulante di Porta Maggiore del mercoledì e del sabato in due aree mercatali ben distinte: una per il settore alimentare e l’altra per le bancarelle del settore non alimentare. Un provvedimento che, nel dettaglio, dispone che il ricollocamento temporano delle bancarelle del settore alimentare in piazza Immacolata, nella zona davanti alla chiesa di S.Maria Goretti. Mantenendo, invece, nell’attuale sede di via Kennedy, le altre bancarelle di diversa tipologia. Si puntualizza, inoltre, che la collocazione dei posteggi per la vendita dovrà avvenire in base alle indicazioni e prescrizioni dettate dal reparto di polizia commerciale dei vigili urbani adottate, generalmente, sulla base del criterio di anzianità di graduatoria. Inoltre, si sottolinea che tutti gli ambulanti dovranno garantire il rispetto integrale del Protocollo per le attività di commercio su aree pubbliche e del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Così come dovranno essere rispettate tutte le normative di settore, le misure igienico sanitarie e quelle di sicurezza delle condizioni di lavoro.
Oltre al rispetto dello specifico protocollo, per la ripresa dei mercati ambulanti, l’Arengo aveva fornito specifiche indicazioni, mettendo in primo piano la questione delle distanze da rispettare attraverso un maggiore diradamento tra i banchi di vendita. E per questo si era già proceduto alla riduzione di tutti i posteggi per le bancarelle, come larghezza, di mezzo metro su ciascun lato. Inoltre, all’interno delle aree di mercato ed in prossimità dei banchi di vendita si era già evidenziato il fatto che deve essere evitata qualsiasi forma di assembramento e deve sempre essere rispettata, da parte dei lavoratori e dei consumatori, la distanza di almeno 1 metro, con l’utilizzo di mascherine o altri strumenti idonei. Anche durante la fase di vendita deve essere scrupolosamente osservata la distanza minima di 1 metro tra cliente e cliente e tra operatore e cliente. Ma dai riscontri, questo non risultava semplice in particolare per il mercato di via Kennedy.