centri-estivi-lombardiaGià da lunedì scorso e con altre strutture autorizzate che hanno aperto i battenti ieri, sono state avviate le attività in ben 16 centri estivi sui 19 autorizzati. Altri due partiranno il 29 giugno e un altro il 24 agosto. Ma entro la prossima settimana, rompendo ogni indugio dovuto agli ultimi chiarimenti governativi, l’Arengo diramerà il bando che consentirà anche alle famiglie con redditi più bassi di poter garantire al proprio figlio una o più settimane di svago in uno dei 19 centri autorizzati. Un bando a cui il sindaco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Brugni stanno già lavorando da alcuni giorni, sempre nell’attesa di capire con quali modalità potranno essere utilizzati i circa 96.000 euro che il Governo ha destinato al Comune. Considerando che in ogni caso, almeno per partire, l’Arengo ha deciso di mettere in campo 10.000 euro dal proprio bilancio proprio per aiutare le famiglie meno abbienti.

 

Aldilà dei chiarimenti che il Governo fornirà nei prossimi giorni sulle modalità di utilizzo dello stanziamento garantito all’Arengo, come ad altri Comuni, per i centri estivi, l’assessore Brugni sta già studiando con gli uffici per le politiche sociali la predisposizione di un bando proprio per destinare contributi – attraverso voucher – alle famiglie con redditi medio-bassi entro la prossima settimana. Per adesso, sul piatto, ci sono i 10.000 euro stanziati dall’Amministrazione comunale, ma sono in arrivo per la precisione 96.259,93 euro di fondi governativi calcolati sulla base di 3.897 bambini in città che potenzialmente potrebbero iscriversi ai centri estivi. In tal senso, l’intenzione dell’Arengo è quella di andare subito a sbloccare con un avviso pubblico le richieste delle famiglie meno abbienti che vorrebbero far partecipare i figli ad uno dei centri estivi grazie anche ad un contributo. E per questo si stanno ora definendo i parametri del bando che andranno sicuramente a garantire una priorità a quelle famiglie con reddito Isee più basso, pur tenendosi un po’ più larghi con il tetto massimo reddituale per poter eventualmente ampliare, in caso di fondi sufficienti, i contributi ad altre famiglie che presenteranno la domanda. Uno dei punti fermi, inoltre, è quello di dare la giusta attenzione ai bimbi o ragazzi con disabilità, per i quali si andrà a prevedere un contributo maggiore rispetto a quello base.

 

In concreto, dopo la presentazione delle domande nei termini che verranno indicati dal bando che l’Arengo diramerà entro la prossima settimana, tutte le richieste verranno esaminate per la verifica dei parametri richiesti e poi si procederà all’individuazione di quelle che potranno essere accolte dando priorità, come detto, alle famiglie con i redditi più bassi. A procedura conclusa, ogni famiglia beneficiaria riceverà i voucher di valore pari al contributo che il Comune stanzierà (sulla base dei fondi governativi stanziati) e potrà poi presentarli agli organizzatori di uno dei centri estivi autorizzati. Dovendo, quindi, non sborsare nulla o solo una eventuale somma a differenza, rispetto al valore dei buoni ricevuti, in base al costo del centro estivo che andrà a scegliere. Dopodiché, gli stessi organizzatori dei centri potranno consegnare i voucher ricevuti al Comune che provvederà al pagamento del valore dei buoni in questione.

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