Dopo l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), è ora prescrivibile nelle Marche, dove si stimano più di 700 pazienti affetti da leucemia linfatica cronica (LLC), una nuova combinazione di farmaci, diversa rispetto alla classica chemioterapia, che per la prima volta può essere prescritta per una durata fissa nei pazienti con LLC, uno dei tumori del sangue più diffusi.
“Da oggi nelle Marche è disponibile un nuovo farmaco per la cura di pazienti con leucemia linfatica cronica, la combinazione di venetoclax e rituximab, recentemente approvato dall’Aifa – dichiara il Dott. Piero Galieni, Direttore dell’U.O.C. di Ematologia di Ascoli Piceno – Si tratta di una nuova classe di farmaci che è in grado di aumentare il numero di remissioni complete e il tasso di risposta complessivo nei pazienti che non hanno risposto alle terapie precedenti. La nuova terapia, ora rimborsata dalla Regione Marche, per la prima volta può essere prescritta ed eseguita per una durata limitata e non a vita: ovvero dopo 24 mesi i pazienti potranno interrompere l’assunzione del farmaco”.
Ogni anno in Italia oltre 2.500 persone ricevono una diagnosi di Leucemia linfatica cronica, la forma di leucemia dell’adulto più frequente nel modo occidentale. Si tratta di una malattia tumorale cronica del sistema linfatico che si diffonde nel sangue periferico e nel midollo osseo, caratterizzata da un’incidenza in ascesa vertiginosa nella terza età. In questi pazienti la prognosi è spesso particolarmente sfavorevole. L’ematologia italiana è fra le prime al mondo nella cura delle leucemie e linfomi con una rete di centri specializzati di eccellenza come l’U.O.C. di Ematologia di Ascoli Piceno, un esempio unico di integrazione tra Ricerca, Diagnostica Avanzata e Clinica.
“L’ematologia è una realtà di estrema complessità oltre che di alta specializzazione – afferma il dott. Galieni – L’U.O.C. di Ematologia di Ascoli Piceno dispone di ematologi specializzati nella diagnosi e nelle terapie avanzate delle malattie del sangue e della leucemia linfatica cronica, di un laboratorio certificato ERIC (European Research Initiative on CLL) in cui vengono effettuate sofisticate indagini atte a caratterizzare la prognosi della malattia, ed è un centro di riferimento nazionale. Attualmente seguiamo annualmente presso la nostra struttura più di 250 pazienti con leucemia linfatica cronica. La nuova terapia consentirà loro di vivere più a lungo, con la possibilità di interrompere il trattamento dopo due anni. Inoltre, la durata fissa di trattamento senza chemioterapia prevede un costo definito, con il potenziale per generare risparmi per il Sistema sanitario regionale”.
La nuova terapia ha ottenuto la rimborsabilità come primo e unico trattamento a durata fissa di 24 mesi e senza chemioterapia per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante/refrattaria che hanno ricevuto almeno una terapia precedente. Venetoclax di AbbVie è il primo farmaco in grado di inibire in maniera selettiva la funzione della proteina BCL-2 e quindi attivare la morte programmata delle cellule tumorali (apoptosi), incluse le cellule cancerose nei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica. Il farmaco va assunto per via orale ma comunque sempre somministrato da mani esperte e in centri ematologici di riferimento per adattare la cura alle esigenze specifiche del singolo paziente, ottimizzandone l’efficacia e controllando gli eventuali effetti collaterali.