In merito alle prime notizie sul decreto che il Parlamento sarà chiamato a convertire in legge nelle prossime settimane è la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini a prendere posizione attraverso un comunicato.
“Il Piceno e le Marche – scrive la Casini – devono fare squadra affinché vi sia l’estensione del provvedimento della decontribuzione del 30% sul personale anche su tutti i territori di aree di crisi complessa delle Marche. In Regione ci siamo già attivati con una richiesta affinché gli sgravi vengano estesi a tutte le aree di crisi industriale complessa delle Marche (Fermano Maceratese, Piceno Val Vibrata e Merloni); e in questa direzione si stanno muovendo anche la Camera di Commercio e il Mise”.
“Si tratta di una misura – specifica Anna Casini – che avrebbe un impatto negativo soprattutto sul Piceno, in quanto territorio di confine con la prima regione a sud che vedrebbe lo sgravio contributivo. Una non applicazione della richiesta di estensione della decontribuzione, rischia infatti di disincentivare gli investimenti aziendali nella valle del Tronto e incentivare invece quelli in val Vibrata. Un paradosso per un territorio riconosciuto come Area di crisi Piceno-Val Vibrata, soggetto a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale per cui come Regioni abbiamo fatto stanziare 61 milioni di euro già nel 2017. Non possiamo infatti parlare solo di cratere sismico, in quanto molte aziende sono situate lungo la vallata e lungo la costa”.
“Inoltre – conclude la Casini – il Piceno non ha mai avuto tanti parlamentari come ora e spero che siano in grado di far valere la loro voce unita, senza affermazioni da campagna elettorale che nulla giovano alle aziende, le quali vogliono fatti concreti e pochi slogan”.