Per la nostra rubrica “Dialoghi” abbiamo intervistato Yuri Gaspari, dell’impresa edile Gaspari Gabriele, un’azienda ascolana leader nel settore con una storia lunga più di 100 anni cominciata agli inizi del Novecento, quando “mastro” Francesco trasferì il proprio bagaglio di competenze al figlio Gabriele. Nel 1979 l’impresa è cresciuta diventando quella che è attualmente, ovvero uno dei più importanti punti di riferimento del settore, con l’ingresso del figlio di Gabriele, Francesco, oggi titolare affiancato dai figli Yuri e Francesca.

 

Che ripercussioni ha avuto questo lockdown con blocco obbligato per tutto il settore dell’edilizia?

Lo stop ha rappresentato sicuramente la più grande prova mai affrontata dal settore, dal Dopoguerra ad oggi, senza se, senza ma.

Francesco, Yuri e Francesca Gaspari col Prof. Giovanni CarbonaraCome avete trascorso questo difficile periodo prima del ritorno allo sblocco dei cantieri?

Tutto il nostro ufficio tecnico e amministrativo ha continuato a lavorare per quanto possibile, ciascuno dalle proprie abitazioni. Abbiamo cercato di fare quanto possibile per farci trovare pronti a ripartire. Tra le attività prodotte abbiamo cercato di fare formazione a tutto il nostro personale, ossia tecnici e maestranze, nonché a tutta la nostra filiera.

Come si presenta questa ripartenza per il settore dell’edilizia e, in particolare, per chi come voi lavora nella fascia dell’edilizia di alta qualità e anche nel restauro di beni culturali?

Sicuramente impegnativa, lo è a tutti i livelli del settore delle costruzioni e in particolare per chi lavora in qualità e vuole operare all’interno delle norme, sia scritte, sia del buon senso.

Ripartire rappresenta davvero una difficile sfida?

Restauro dell'impresa Gaspari della Chiesa di San Silvestro a L'Aquila

Restauro dell’impresa Gaspari della Chiesa di San Silvestro a L’Aquila

Le imprese hanno perso tre mesi di lavoro, quindi il 27% circa dei giorni di produzione di un anno; due dei mesi, ossia aprile e maggio, rappresentano mesi in cui la produzione aumenta parecchio rispetto ai precedenti, poiché il nostro lavoro è condizionato dal meteo. Infine, le aziende si sono ritrovate a sostenere tutti i costi generali fissi e incomprimibili, anche durante lo stop, senza poter produrre un euro. Nel nostro caso abbiamo poi voluto anticipare la Cassa Integrazione per non far mancare il reddito che da la tranquillità a tutti i nostri operatori.

L’impresa Gaspari che ha celebrato i 40 anni di attività, come vede il cammino per il settore dell’edilizia e quanto pensa possa incidere una sburocratizzazione, anche per quanto riguarda i lavori pubblici, per rimettere in moto un numero adeguato di cantieri per tenere a galla le imprese?

Tutta la nostra categoria si augura che vengano semplificati i processi legati al nostro settore e più in generale alle opere pubbliche; un euro investito nei cantieri viene moltiplicato verso l’indotto in maniera che non trova eguali in tutti gli altri settori merceologici. Inoltre investire in opere pubbliche migliora la qualità della vita delle persone, consente di vendere meglio il territorio verso l’estero, ne riduce i rischi legati alle calamità e, genera lavoro.

Ci sono vostri cantieri che sono stati congelati per l’emergenza Coronavirus e che ora sono ripartiti?

La nuova chiesa Santa Maria di Castel di Lama realizzata dall'impresa Gaspari Gabriele

La nuova chiesa Santa Maria di Castel di Lama realizzata dall’impresa Gaspari Gabriele

Si, tutti quelli in essere. Vogliamo ringraziare tutto il nostro personale per aver contribuito a farli ripartire in sicurezza. 

Come potrà incidere sul mercato immobiliare questa pesante mazzata sull’economia che vede tante famiglie in difficoltà?

Sicuramente nel medio periodo vedrà una ulteriore contrazione riguardo la possibilità di vendita e riacquisto degli immobili di valore medio/bassa.

E questo potrebbe comportare un cambio di strategie su prezzi di mercato o su tipologie abitative da proporre?

Questa crisi ha definitivamente sancito che la popolazione ha bisogno di immobili di qualità, confortevoli, con spazi interni dove poter lavorare a distanza, con spazi esterni privati e/o comuni e, dove si possano garantire le condizioni igienico-sanitarie. Gli immobili costruiti in passato e non adeguati/adeguabili andranno via via verso una depressione di richiesta e quindi di valore; per quelli con queste caratteristiche invece terranno i valori di mercato e saranno sempre più ricercati. Oggi è impensabile pensare di realizzare un immobile ad uso residenziale senza queste caratteristiche; anche i luoghi di lavoro e produttivi hanno sempre più esigenze di “qualità”.

Quali sono i punti fermi su cui l’impresa Gaspari Gabriele punta per recuperare il tempo perduto e disegnare la strategia per i prossimi anni?

Restauro del Castello di Rocca D'Ajello, Camerino, realizzato dall'impresa Gaspari Gabriele

Restauro del Castello di Rocca D’Ajello, Camerino, realizzato dall’impresa Gaspari Gabriele

Ci siamo rimboccati le maniche, consci di dover far fronte all’ennesima sfida. Però vogliamo guardare entrambe la facce della medaglia; lo stop è stata l’occasione per fare autocritica, correggere i processi, divenire più efficienti. Acqua passata non macina più, ma abbiamo lavorato per migliorare il nostro mulino.

Organizzazione aziendale, esperienza, innovazione: quale potrà essere il valore aggiunto in prospettiva?

Sicuramente la combo di tutti e tre i fattori. Questi valori non possono essere comperati, ma vanno coltivati negli anni. Occorre lavorare e saper fare autocritica per implementarli quotidianamente. Ad essi si aggiunge il nostro valore più importante, ovvero “il capitale umano”, che cerchiamo di difendere da sempre e valorizzare sempre.

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