Il preoccupante problema frane sulla circonvallazione nord della città troverà una soluzione concreta all’inizio del 2021. Un problema che aveva causato anche una ripetuta chiusura temporanea dell’importante arteria stradale proprio a causa di cedimenti improvvisi e per il quale l’Anas ha ora quasi ultimato la progettazione esecutiva. Subito si potrà procedere con l’affidamento dei lavori che prenderanno il via poi appena iniziato il nuovo anno, con uno stanziamento già disponibile di 739.000 euro. L’obiettivo è, dunque, avviare entro circa 5 mesi la messa in sicurezza definitiva di quel versante che minaccia da anni la circonvallazione ascolana e che più volte ha fatto tremare gli automobilisti ascolani in transito per la caduta di massi sulla carreggiata e cedimenti di terra. Si sta procedendo, dunque, nella direzione già delineata all’inizio del febbraio scorso a seguito di un incontro dei rappresentanti Anas con il sindaco Fioravanti e dell’assessore ai lavori pubblici Cardinelli proprio per fare il punto sulla problematica. Incontro che arrivava dopo che la buona notizia, per Palazzo Arengo, era emersa nel novembre scorso durante una conferenza dei servizi nella quale era stato confermato l’impegno della stessa Anas a provvedere all’intervento, con il riconoscimento dell’aggravamento della situazione e il contestuale stanziamento di 739.000 euro per l’esecuzione dei lavori.
Più volte in passato, addirittura dal 2015, quel versante che sovrasta la circonvallazione a nord della città aveva creato problemi con smottamenti e cedimenti che avevano creato problemi al transito veicolare sulla carreggiata sottostante, proprio per l’instabilità di quel costone. Poi il caso si era aggravato nell’ottobre del 2016, proprio a causa delle forti scosse telluriche che hanno colpito anche il capoluogo piceno. Già in quell’occasione si era dovuti intervenire con lavori-tampone e con la chiusura della strada per alcuni giorni, dirottando il traffico (a doppio senso) sulla sottostante via Zeppelle. Quindi l’Arengo aveva presentato una richiesta di finanziamenti per poter procedere con la messa in sicurezza definitiva, non bastando le reti di protezione. L’intervento, però, era stato inserito tra quelli con minore criticità e quindi non tra quelli prioritari, con un finanziamento di 282.000 euro. Ma mentre si ragionava su come riuscire ad intervenire, a fine marzo dello scorso anno ecco l’ulteriore replica del cedimento, con altri massi finiti sulla strada. Da qui la richiesta dell’Arengo di vedere riconosciuto l’aggravamento della situazione.