L’Arengo acquista banchi monoposto e tavoli da mensa per la “Don Giussani” e la “Malaspina”

Banchi monoposto e tavoli per la mensa sono stati acquistati dall’Arengo a seguito della richiesta inoltrata da due scuole cittadine. Si tratta di arredi ritenuti necessari per mantenere il distanziamento all’avvio del nuovo anno scolastico. Le richieste in questione sono quelle inviate all’Amministrazione comunale dalle dirigenti degli istituti scolastici comprensivi “Ascoli centro-D’Azeglio” e “Don Giussani-Monticelli”. Ed ora l’Amministrazione comunale ha proceduto all’acquisto di banchi monoposto, sedie e tavoli per la mensa (per un costo di circa 3.000 euro) richiesti proprio per consentirne l’utilizzo già dall’inizio delle attività didattiche.  Nello specifico, gli arredi richiesti per il rispetto del distanziamento nelle aule, nelle sale e nelle mense scolastico,  – sulla base della determina comunale di acquisto – riguardano, nel caso dell’Isc “Ascoli centro-D’Azeglio”, 26 tavoli che saranno utilizzati per la mensa all’interno del plesso Malaspina.  Sede che ospita sia la scuola materna che la scuola elementare.  A seguito, invece, della richiesta inoltrata all’Arengo dall’Isc “Don Giussani-Monticelli”, l’ente ha acquistato «15 banchi monoposto e 15 sedie per la scuola primaria Don Giussani». Il provvedimento di acquisto delle attrezzature è stato sbloccato in tempi rapidi per «l’urgente necessità di dotare i plessi in questione degli arredi richiesti al fine di permettere un regolare distanziamento degli alunni sia nelle aule che nella mensa». E nelle premesse dell’atto si sottolinea il fatto che il Comune è l’ente chiamato a provvedere all’acquisto di arredi per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Un ulteriore tassello che va, dunque, ad inserirsi in un più complesso scenario di interventi già in fase avanzata in 7 sedi scolastiche per risolvere, attraverso lavori di ampliamento degli spazi scolastici di cui fruiranno gli studenti, il problema del distanziamento interpersonale e, quindi, per poter rispettare i protocolli governativi riguardo il Coronavirus.