L’Anello di interconnessione idrica dei Sibillini si farà e prevede un investimento totale di circa 235 milioni di euro, 92 dei quali serviranno per realizzare il nuovo acquedotto del Pescara. Ad annunciarlo è stato Erasmo D’Angelis, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale, alla presenza del capo del dipartimento nazionale della protezione civile Angelo Borrelli, nel corso dell’incontro che si è svolto ieri mattina nella sede della Ciip.
Si tratta di un progetto innovativo, completamente antisismico che coinvolgerà sette aziende che gestiscono la fornitura idrica nelle Marche e altrettante autorità d’Ambito. I primi 27 milioni sono già stati stanziati e serviranno per realizzare il primo stralcio del nuovo a questo del Pescara per i quali la Ciip ha già provveduto a espletare la procedura di gara per l’individuazione dell’impresa e il successivo affidamento dei lavori. Il cronoprogramma prevede la fine della progettazione esecutiva dell’Anello dei Sibillini entro il 2021 per poter giungere alla conclusione dei lavori entro il 2025. «Quanto si sta facendo per l’Anello dei Sibillini – ha evidenziato D’Angelis – rappresenta un modello nazionale di gestione idrica con sinergie, integrazioni, interconnessioni e innovazioni tecnciche».
«Avere un grande acquedotto realizzato con tecniche innovative – ha rimarcato il capo della protezione civile Borrelli – metterà al riparo i cittadini da futuri rischi. Sono qui per dimostrare il sostegno della protezione civile e per quanto ci riguarda saremo sempre di supporto a qiuesto territorio». Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Ciip: «Ringrazio Borrelli e D’Angelis per quanto hanno fatto per questo territorio – ha detto Alati – dimostrando grande sensibilità, professionalità e rispetto per il ruolo che ciascuno di loro ricoprono».