MazzoniLe facciate degli ospedali di Ascoli e San Benedetto, questa sera, si illumineranno di arancione quale gesto di sensibilizzazione in occasione della seconda Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita” istituita nella giornata del 17 settembre con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4.9.19, la Regione Marche, nel particolare contesto dell’epidemia da SARS-CoV-2,  partecipa attivamente alla organizzazione e promozione della giornata evidenziando la volontà di tutti i soggetti interessati di collaborare per il miglioramento dei livelli di sicurezza delle cure e degli operatori nella nostra regione.

Nella giornata di oggi, il coordinatore del Centro regionale del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, il dottor Claudio Martini, stante l’impossibilità di poter organizzare un evento regionale come è stato realizzato lo scorso anno, ha voluto, in sinergia con i risk manager aziendali ed in linea con il Coordinamento rischio clinico della commissione salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome, dare spazio a tutta una serie di iniziative locali di sensibilizzazione, conoscenza e coinvolgimento civico per il miglioramento della sicurezza dei pazienti, fra cui: l’illuminazione con luce arancione di diversi edifici simbolici a livello regionale, organizzazione di attività fra cui webinar e poster su temi legati alla qualità e alla sicurezza delle cure riconoscimenti ufficiali per ringraziare e ricordare l’impegno di tutti gli operatori che hanno fronteggiato la fase emergenziale dell’epidemia Covid-19.

“Il Covid-19 – si legge in un comunicato dell’Area vasta 5 dell’Asur – ha, infatti, mostrato quanto sia fragile la tutela della salute. Allo stesso tempo, la comparsa di un agente infettivo sconosciuto ed ad elevata infettività ha messo in grave difficoltà i sistemi sanitari di molti Paesi, in tutto il mondo e l’esperienza che tuttora stiamo vivendo ha mostrato la vulnerabilità anche dei servizi sanitari più organizzati e tecnologicamente più evoluti. Ciò induce a ritenere che solo azioni ad ampia diffusione possano mitigare la capacità patogena di agenti di varia natura.

Tale esperienza, nell’ottica che sottende il Rischio Clinico, non può che portarci ad affrontare la tematica partendo dall’imparare dall’errore, il tutto coinvolgendo i protagonisti che ruotano attorno al sistema salute ovvero i cittadini, gli operatori e le istituzioni, al fine di meglio adeguare la responsabilità sociale ai nuovi modelli di convivenza.

Un inciso particolare, oltre che un ringraziamento collettivo, va volto al personale sanitario che nei mesi scorsi si è sacrificato in modo encomiabile per la salute di tutti, davvero gettando il cuore oltre l’ostacolo.

La centralità del ruolo del personale sanitario è stato oggetto anche di recente da parte del Senato con l’approvazione del disegno di legge che tutela gli operatori sanitari, cioè medici, infermieri e professionisti della sanità, dalle aggressioni, in linea con quanto già previsto dalla Raccomandazione Ministeriale n.8 “Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari”.

 

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