Un Centro Polifunzionale di Protezione Civile per essere ancor più accanto alla popolazione del territorio dei Sibillini, specialmente nei momenti di difficoltà. E’ il significato primario della nuova struttura che oggi 3 ottobre ha visto la cerimonia di posa della prima pietra. Sarà terminata entro il 2021 e sarà ad utilizzo del Comitato dei Sibillini della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile. Centro realizzato dalla Cri nazionale con il contributo di aziende come Goldman Sachs, FCA, Coca-Cola, Uci Cinema, Fondazione Carisap, Alì Supermercati e della Croce Rossa Svizzera. L’investimento base di gara, iva e costi della sicurezza esclusi, soggetti a ribasso, è di 1.125.823,30 euro. Aggiudicatrice dell’appalto la ditta Subissati di Ostra Vetere.
«Vogliamo estendere il motto che ci contraddistingue: i primi ad arrivare, gli ultimi ad andar via nelle emergenze. Ora vogliamo rimanere accanto alle comunità che hanno bisogno di noi» ha ribadito il vice presidente nazionale di Cri Rosario Valastro. «Tutti fratelli è il motto della Croce Rossa – ha ricordato Valastro – ma oggi è emerso a pieno anche un senso di unità che vedo espresso da parole e fatti dei presenti. I Centri polifunzionali di Protezione Civile della Cri sono 18 progettati nei vari comuni del cratere, di cui 7 già consegnati». Particolarmente emozionata la presidente del Comitato dei Sibillini della Cri, Valeria Corbelli, sempre in prima linea affiancata dal vice presidente Luca Antognozzi, da tutti i volontari (circa 150 di cui un’ottantina operativi), dal consiglio direttivo. «Grazie alla Croce Rossa nazionale e a tutti gli altri sostenitori avremo una base adeguata per svolgere le nostre tante attività, specialmente nei periodi delle emergenze. Per fare formazione e prepararci sempre meglio ad aiutare la popolazione, in tempi di pace. Per essere ancora più pronti nei momenti di crisi. Per questo è necessario uno stretto collegamento con le istituzioni». Presenti all’incontro anche il presidente Cri regionale Andrea Galvani, il consigliere regionale Guido Castelli, il presidente della Fondazione Carisap Angelo Davide Galeati, il direttore dell’area vasta 5 Asur Cesare Milani, il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni ed i sindaci del territorio, autorità civili e militari. «La nascita di questastruttura – dice Cesaroni – accrescerà i servizi nel territorio montano, provato da calamità ed in preda allo spopolamento. Occorre maggiore unità tra i comuni e attenzione sempre alta da parte delle istituzioni come la Regione». Per Castelli Comunanza nel territorio dei Sibillini ha un ruolo centrale, dato dalla posizione e concentrazione di attività produttive e popolazione. Ed è giusto che siano localizzati qui i principali servizi, al di sopra di ogni logica di campanile. Inoltre per uscire dall’emergenza – continua Castelli – oltre alla resilienza occorre la generatività, cioè la capacita di dare qualcosa di sé agli altri. I volontari si addestrano a far questo, permettendo alla società di essere più giusta ed equa». Galeati ha ricordato la mission della Fondazione Carisap di essere sempre vicina al territorio di riferimento per le progettualità di alto valore sociale. Poi la cerimonia della posa della pietra simbolica da parte di Valastro, Corbelli e Cesaroni, con la benedizione di don Luca Rammella.