Arriva un bando dell’Ambito sociale del territorio ascolano in aiuto dei tanti anziani che purtroppo non sono autosufficienti o lo sono solo parzialmente ed hanno bisogno assoluto di assistenza domiciliare. Una situazione che mostra una tendenza di crescita proprio per la longevità della popolazione che sotto le cento torri, pur con un’emorragia di abitanti, si conferma con una fascia della terza età molto ampia. Ed ora, considerando anche le difficoltà economiche di anziani o famiglie con persone anziane a carico che hanno la necessità di un servizio di assistenza, arriva questo avviso indirizzato proprio a tutte le persone ultrasessantacinquenni in condizioni di non autosufficienza parziale o totale al fine di concedere un sostegno economico per l’assistenza a casa. Con riferimento ai territori di Ascoli, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Venarotta. Un’iniziativa che va ad affiancare il servizio di assistenza domiciliare messo in campo, come sempre, dall’assessorato alle politiche sociali dell’Arengo.
“Con questo intervento – spiega l’assessore comunale di Ascoli alle politiche sociali, Massimiliano Brugni – si intende rafforzare ulteriormente l’aiuto che ci viene richiesto sempre più da anziani soli o in famiglia che hanno comunque bisogno di un’assistenza costante a domicilio e non hanno le possibilità economiche per potersi garantire il servizio. La nostra è una popolazione che è costituita da molte persone anziane ed è doveroso riservare loro la massima attenzione. Alla fine, con questo avviso si potrebbe riuscire ad aiutare almeno una quarantina di persone sul territorio dei vari Comuni coinvolti, andando comunque ad ampliare la risposta che già forniamo direttamente come Comune”.
Con il bando predisposto dall’Ambito sociale XXII che sarà pubblicato nei prossimi giorni, si intende ampliare il servizio di assistenza domiciliare a più persone anziane sul territorio di Ascoli e degli altri comuni interessati dall’iniziativa. L’avviso è rivolto a persone ultrasessantacinquenni parzialmente e totalmente non autosufficienti, con invalidità riconosciuta ad esclusione di coloro che vivono in modo permanente in strutture residenziali. Potranno beneficiare della misura anche i cittadini ultrasessantacinquenni con handicap, con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, inabili al 100%. Come beneficiari residuali si prenderanno in considerazione anche inabili con invalidità tra il 67% e il 99%. Il servizio potrà essere erogato, sulla base della graduatoria che si andrà a formare, per massimo 6 ore settimanali, elevabile a 10 ore settimanali in presenza di più persone non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti nello stesso nucleo familiare. Una quota del servizio, pari a circa 700 ore annuali, non verrà assegnata e verrà riservata per situazioni emergenziali per una durata massima di tre mesi per ogni beneficiario. Gli interventi sono finanziati dal Fondo nazionale preposto per 500.000 euro per 2 anni. Non pagheranno nulla gli anziani con reddito Isee familiare sotto i 10.000 euro, mentre gli altri comparteciperanno alla spesa in base al reddito.