Con il sì della giunta comunale di Ascoli, ora è iniziato formalmente il percorso che porterà l’Arengo ad utilizzare per attività utili alla comunità ascolana alcuni dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Attività che adesso saranno definite nel dettaglio attraverso quelli che vengono denominati Puc, ovvero progetti utili alla comunità che serviranno per supportare e integrare i servizi comunali già presenti sul territorio andando al tempo stesso ad un arricchimento, come esperienza, dei soggetti che saranno coinvolti. Sia per la dignità della persona che per una eventuale successiva ricollocazione sul mercato del lavoro. Quindi le persone disoccupate che percepiscono il sostegno economico governativo saranno utilizzate in questi settori, aiutando l’Amministrazione comunale ad esempio come supporto per le iniziative culturali, per l’espletamento di alcuni servizi di utilità per le famiglie più fragili, per la cura del verde o magari per la sorveglianza a tutela dell’ambiente e del patrimonio architettonico cittadino, scoraggiando atti vandalici.
Prende il via ufficialmente, dunque, questa iniziativa di impatto sociale voluta dal sindaco Fioravanti in stretto raccordo con l’assessore alle politiche sociali Brugni. In altre parole, l’Amministrazione comunale potrà perseguire il duplice obiettivo dell’integrazione sociale dei beneficiari del reddito di cittadinanza e dell’interesse generale della comunità con il potenziamento di servizi già attivi o progettando servizi innovativi. I progetti potranno essere realizzati in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale formativo e di tutela dei beni comuni. L’obbligo dei beneficiari chiamati dall’Arengo all’esecuzione delle attività programmate sarà subordinato alla pubblicazione comunale del catalogo dei Puc che verrà predisposto da un apposito gruppo di lavoro già definito.