È stato condannato a sette anni e otto mesi di reclusione l’imprenditore ascolano Andrea Capponi ritenuto colpevole di omicidio stradale dopo che la notte del 30 ottobre del 2017, alla guida del suo suv Mercedes provocò un’incidente lungo l’asse attrezzato che costò la vita a Anna Benedetti e Giovanna Angelini che viaggiavano sull’altro veicolo coinvolto. Il gup di Ascoli, Rita De Angelis, ha inflitto una pena più alta rispetto alla richiesta del Pm Mara Flaiani che aveva richiesto la condanna a cinque anni e otto mesi di reclusione. Il giudice, invece, ha ritenuto di dover inasprire la pena pur avendo tenuto conto della riduzione di un terzo della pena in virtù del fatto che è stato scelto il rito abbreviato e che abbia escluso l’aggravante della guida in stato di ebbrezza poichè, al momento dell’esame svolto per accertare la quantità di alcol nel sangue, Capponi non era stato informato della facoltà di poter essere assistito da un difensore. Inoltre, è stata concessa anche l’attenuante dell’avvenuto risarcimento dei familiari delle vittime. Il gup si è poi riservato novanta giorni di tempo per il deposito delle motivazioni. Motivazioni che attenderà di leggere anche il difensore dell’imprenditore ascolano, l’avvocato Grazia Rita Occhiochiuso, che presenterà ricorso in Appello.
Era il 30 settembre del 2017 quando, secondo la ricostruzione fatta nel corso dell’inchiesta portata avanti dal Pm Mara Flaiani, Andrea Capponi quella sera si mise alla guida della suo suv Mercedes e percorse l’asse attrezzato in direzione di Castel di Lama. Dopo aver superato il cavalcavia “Fiume Tronto”, nell’affrontare una semicurva nel tratto leggermente in discesa, si è scontrato frontalmente con l’altra Mercedes, la Classe A su cui viaggiavano Anna Benedetti e Giovanna Angelini di ritorno da una serata trascorsa insieme al cinema. L’impatto fu violentisso e le due amiche morirono sul colpo.