arengo5Non solo emergenza sanitaria ed economica: ad Ascoli si torna a parlare anche di una emergenza sociale che sembra riaffiorare non solo per motivi legati alla perdita di posti di lavoro a seguito dell’effetto del lockdown della scorsa primavera. In realtà, se il problema per numerose famiglie resta quello di arrivare a fine mese (ad esempio per chi ha un’attività commerciale e ha sentito pesantemente il contraccolpo dell’epidemia), c’è un altro aspetto che connota questa fase emergenziale: si tratta di una vera e propria emergenza logistica legata all’aspetto sanitario. C’è, infatti, chi non riesce neppure a garantirsi la spesa quotidiana o servizi basilari. “Mai come in questa fase – evidenzia il sindaco – dobbiamo essere vicini il più possibile a queste famiglie in difficoltà. E per questo è attivo un nostro numero, come Amministrazione comunale, proprio per queste emergenze sociali”. Si tratta del numero dello Sportello emergenza del Comune di Ascoli (3293603850), operativo il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:30.

Aumentano, infatti, le richieste all’Arengo – attraverso l’assessorato alle politiche sociali guidato da Brugni – da parte di anziani soli che per timore del virus non escono di casa, ma anche di tante famiglie che con l’impennata di contagi anche nel Piceno si ritrovano in quarantena  ed hanno problemi ad organizzarsi in autonomia per le più impellenti necessità. Un problema che rischia di crescere in maniera esponenziale se si pensa che per ogni 100 nuovi casi positivi, attivando la rete dei contatti stretti che potrebbe essere di circa 10 persone per ogni caso, rischiano di ritrovarsi in quarantena 1000 persone. Su questo fronte, come annunciato anche dal sindaco Fioravanti nella sua diretta social, i volontari della Protezione civile stanno aiutando tutte le associazioni per recapitare pacchi spesa alle persone che di fatto si trovano “isolate” in casa. Pacchi alimentari che vengono consegnati nei casi più critici o di gravi difficoltà anche a livello economico. Considerando che nel frattempo è anche cresciuto il numero delle persone che si stanno rivolgendo alla mensa della Zarepta.

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