palazzo panichiPotrebbe arrivare per Natale un primo segnale positivo per l’atteso insediamento della Soprintendenza Marche sud ad Ascoli. Proprio per quel periodo, infatti, il ministro Franceschini, attraverso un avviso pubblico, potrebbe individuare la persona che ricoprirà il ruolo di soprintendente sotto le cento torri. Un passaggio che risulterà fondamentale anche per l’attivazione dell’ufficio provvisorio a Palazzo Panichi e per l’individuazione anche di quella che dovrà diventare la sede definitiva della Soprintendenza nel capoluogo piceno. Un nodo da sciogliere, dunque, che a sua volta consentire di sciogliere tutti gli altri nodi legati a questo insediamento voluto e sostenuto da tutte le componenti politiche e istituzionali del territorio.

A chiarire lo scenario per quel che riguarda l’insediamento della nuova Soprintendenza ad Ascoli è stato il sindaco Fioravanti, nell’ultima seduta del consiglio comunale, rispondendo a una interrogazione del consigliere Frenquellucci. «La sede della Soprintendenza, – ha chiarito il primo cittadino – non è stata ancora attivata perché il ministro Franceschini non ha ancora provveduto alla nomina del soprintendente. Il rappresentante del Governo, da quello che ci risulta, pubblicherà a breve un avviso per individuare la persona da mettere a campo della struttura che si insedierà ad Ascoli. Qualora non ci fossero candidature in risposta all’avviso, molto probabilmente si provvederà d’ufficio alla nomina. Nomina che speriamo di avere entro Natale».

L’altro nodo da sciogliere resta quello della sede. Palazzo Panichi resta il riferimento per la sede provvisoria, ovvero quella che accoglierà l’ufficio del soprintendente sin da subito. Ma gli spazi dell’edificio che ospita il Museo archeologico non sono sufficienti ad ospitare tutti gli uffici previsti in città. Resta, quindi, da individuare quella che sarà poi la sede definitiva dell’ente. In tal senso, è stata messa in campo l’ipotesi dell’ex caserma della guardia di finanza, che è sempre di proprietà demaniale, a fianco a quella dell’ex distretto militare in corso Mazzini. Ma su questo aspetto tutto dipenderà proprio dal nuovo soprintendente. «Non possiamo essere noi a decidere la sede – ha evidenziato il sindaco Fioravanti – ma abbiamo dato la massima disponibilità e collaborazione al Ministero per trovare la soluzione migliore per una sede che si possa integrare col tessuto cittadino. Il prossimo passaggio sarà  relazionarsi con il soprintendente per capire quali possano essere gli spazi più idonei». Anche l’assessore alla cultura, Donatella Ferretti,  sottolinea che «ogni decisione è in capo solo al Mibact e la sede va individuata in uno stabile di proprietà demaniale. A Palazzo Panichi c’è già stato in passato il presidio della Soprintendenza, ma gli spazi sono piccoli e quindi quella non può essere la soluzione definitiva».

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