panorama Ascoli dall'AnnunziataPer la prima volta nella storia della città ora c’è un regolamento comunale per la toponomastica. Un provvedimento dell’Arengo che trova concretezza dopo l’approvazione in consiglio comunale, per sanare anomalie su luoghi di residenza e reali abitazioni, ma anche per evitare criticità e disservizi a molti cittadini che si ritrovano accomunati in vaste aree del territorio comunale con lo stesso indirizzo e senza numero civico. Inoltre, l’obiettivo è anche quello di scattare per la prima volta una fotografia esatta della città al fine di avere un quadro aggiornato e realistico e consentire anche verifiche e controlli incrociati con il Sistema informativo territoriale persino dal punto di vista urbanistico e fiscale.

Il nuovo regolamento, voluto dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore delegato Donatella Ferretti,   servirà anche ad eliminare alcune problematiche per i cittadini e anche per chi è preposto alla verifica di dati legati ad abitazioni e annessi adempimenti urbanistici e fiscali. E tra i problemi da risolvere ci sono ad esempio casi come quello che riguarda tutti gli abitanti nella zona da Rosara al ponte di Mozzano che vengono attualmente individuati come residenti in Santa Maria in Capriglia. Con immaginabili problemi per qualsiasi tipo a livello di servizi.

 

 

Si tratta di uno strumento che fissa i principi e le procedure per le nuove attribuzioni di nomi a vie e piazze,  regolamentando l’assegnazione di numeri civici anche all’interno di ciascun edificio (quindi catalogando ogni singolo appartamento – ndr)  grazie ai quali si può individuare la residenza effettiva delle famiglie».  Inoltre, come spiegato dall’assessore  Ferretti in consiglio comunale, tutti i dati aggiornati verranno  connessi  e incrociati con quelli del Sit, il sistema informativo territoriale,  incrociandoli rappresentazione esatta del territorio, dell’anagrafica dei residenti, quindi noi più efficaci e sanare, mancanze o anomalie anche a livello tributario fiscale. E si potrà anche  rappresentare in modo chiaro la fisionomia urbanistica. Ad esempio, si potrà riscontrare l’esatta collocazione abitativa di una famiglia o chiarire il problema di famiglie che magari risultano erroneamente nel medesimo appartamento.

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