È stato accusato anche di omicidio stradale il quarantasettenne di Valle Castellana che la notte del 24 luglio scorso, alla guida della sua Bmw, si scontrò frontalmente lungo la bonifica con la Toyota Yaris condotta da una sessantatreenne di origine tunisina che nello schianto perse la vita. Sulla base dei rilievi effettuati dai carabinieri del nucleo radiomobile di Ascoli la sera dell’incidente, la Procura ha ritenuto di dover procedere nei confronti del conducente della Bmw ritenendolo responsabile della morte della sessantatreenne di origine tunisina che risultava residente a L’Aquila ma momentaneamente domiciliata in un albergo della Vallata del Tronto. Nel frattempo però il difensore del quarantasettenne, l’avvocato Francesco Ciccolini, sta valutando la possibilità di nominare un consulente di parte per ricostruire con la perizia la dinamica dell’incidente, soprattutto per quanto riguarda le traiettorie compiute dai due mezzi coinvolti e le velocità con cui le vetture stavano percorrendo la strada al momento del terribile impatto. Il quarantasettenne deve rispondere anche dell’accusa di guida in stato di ebbrezza dal momento che subito dopo l’incidente era stato sottoposto all’alcoltest che aveva evidenziato la presenza di alcol nel sangue in misura superiore al consentito. La donna, intorno alla mezzanotte, alla guida della sua Toyota Yaris stava facendo ritorno in hotel quando, giunta all’altezza di Maltignano, in un tratto in cui la strada presenta una leggera semicurva, si scontrò con la vettura guidata dal quarantasettenne che percorreva la Bonifica in senso inverso. Lo schianto è stato violentissimo e le due carrozzerie delle vetture coinvolte furono ridotte ad un ammasso di lamiere tanto da rendersi necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre dall’abitacolo i conducenti delle due automobili. A preoccupare maggiormente erano proprio le condizioni della donna le cui condizioni sono apparse subito gravi: trasportata a bordo di una ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni, poche ore più tardi la sessantatreenne è deceduta a causa delle gravi lesioni riportate nello schianto. Anche il quarantasettenne fu trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni dove gli vennero diagnosticati traumi importanti su tutto il corpo.