Francesco Acquaroli“Le Marche diventano zona arancione. Una classificazione che fino a ieri non era prevista seppur negli ultimi due giorni i numeri dei positivi erano oggettivamente cresciuti – dichiara il presidente Acquaroli – in particolare quello dei sintomatici. Per questo stavamo studiando un’ordinanza anti-assembramento che a questo punto diventa inutile. Passando da regione “gialla” a regione “arancione” le restrizioni diventano più forti. Tra le misure principali, i bar e i ristoranti potranno lavorare solo con consegne a domicilio o d’asporto fino alle 22 e dovranno restare chiusi. È vietato spostarsi tra regioni e tra comuni se non per comprovati motivi di lavoro, di salute, di studio o necessità. Dispiace sicuramente veder ulteriormente compresse le nostre libertà e penalizzata la nostra economia, ma invito comunque a rispettare le misure previste dal Dpcm che avranno una validità di due settimane a partire da questa domenica compresa”.

Ecco le restrizioni previste per le zone arancioni:

Resta vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

Diventano vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Si raccomanda di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata anche all’interno del proprio Comune.

E’ prevista la chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

Resta anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

Restano chiusi i musei e le mostre.

Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e medie. Chiuse le Università salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.

Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e nelle tabaccherie.

Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

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